Inoltre, la mancanza di percorsi formativi specializzati per queste materie limita il numero di candidati qualificati. Infine, la percezione che le materie artistiche e motorie siano meno centrali rispetto a discipline STEM o linguistiche contribuisce a un disinteresse diffuso tra i laureati.
Per affrontare queste criticità, il Ministero dell’Istruzione ha delineato una serie di interventi strategici. L’introduzione di incentivi economici, come aumenti salariali e bonus per chi sceglie di insegnare nelle classi meno richieste, mira a rendere queste posizioni più appetibili. Parallelamente, si punta a potenziare la formazione mirata, attraverso percorsi dedicati a formare insegnanti specializzati nelle discipline artistiche e motorie.
Campagne di sensibilizzazione verranno inoltre avviate per promuovere il valore educativo e sociale di queste materie, sottolineando il loro ruolo cruciale nello sviluppo integrale degli studenti.
La scarsa adesione ai concorsi per alcune discipline solleva interrogativi importanti sulla capacità del sistema educativo di garantire un’offerta formativa completa. Le materie artistiche e motorie non solo arricchiscono il curriculum scolastico, ma favoriscono la creatività, l’espressione personale e il benessere fisico degli studenti.
Sindacati e associazioni di genitori chiedono interventi rapidi e strutturali per supportare queste discipline e valorizzarle all’interno della scuola italiana. Il successo del PNRR2 dipenderà dalla capacità di implementare riforme che rispondano a queste sfide e assicurino una distribuzione equa delle risorse educative.