Il Decreto PA, recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, introduce importanti novità che riguardano i Concorsi pubblici e le procedure di reclutamento per l’ingresso dei giovani nella Pubblica Amministrazione. Tra le misure previste, spicca una riserva del 10% dei posti nei concorsi pubblici per coloro che possiedono titoli di specializzazione in tecnologie applicate. Questa iniziativa mira a valorizzare le competenze tecniche e a incentivare l’occupazione nel settore pubblico.
Riserva del 10% dei posti per chi è in possesso del diploma di alta specializzazione tecnologica
La quota del 10% è destinata a specifiche categorie di candidati in possesso di diplomi di alta specializzazione tecnologica, tra cui:
- Diploma di specializzazione superiore per le tecnologie applicate rilasciato dagli ITS Academy (Istituti Tecnologici Superiori);
- Diplomi tecnici riconosciuti dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 gennaio 2008, purché coerenti con i profili richiesti nei bandi di concorso.
Questa misura intende premiare la formazione tecnica avanzata e favorire l’accesso dei diplomati ITS ai ruoli della Pubblica Amministrazione.
Stabilizzazione dei contratti
Un’altra importante disposizione del Decreto PA riguarda la possibilità di trasformare i contratti a tempo determinato in rapporti di lavoro a tempo indeterminato. La stabilizzazione sarà possibile solo a determinate condizioni, tra cui:
- Possesso dei requisiti richiesti per l’accesso al pubblico impiego;
- Conseguimento di una valutazione positiva del servizio svolto;
- Rispetto dei limiti di spesa e delle facoltà assunzionali già autorizzate.
Queste misure mirano a rendere più accessibile il lavoro nella Pubblica Amministrazione e a garantire opportunità concrete di crescita professionale per i giovani con competenze tecniche avanzate.
Nuove disposizioni per l’accesso ai concorsi pubblici
Il concorso pubblico viene confermato come strumento principale per il reclutamento del personale nelle amministrazioni statali, come stabilito dal decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101. Questa norma si applica anche ai concorsi attualmente in corso o a quelli le cui procedure di assunzione non sono ancora concluse alla data di entrata in vigore del presente decreto. Inoltre, il decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80, è stato aggiornato per specificare che le nuove disposizioni riguardano esclusivamente il personale non dirigenziale.
Stabilizzazione del personale e nuove opportunità di assunzione
Una modifica al decreto-legge 22 giugno 2023, n. 75, chiarisce che il personale dirigenziale e non dirigenziale in servizio presso gli enti pubblici è coinvolto nelle nuove misure di assunzione. Parallelamente, il decreto legislativo 6 marzo 2017, n. 40, viene integrato per includere i partecipanti al Servizio Civile Universale e al Servizio Civile Nazionale, ampliando così il bacino dei candidati idonei. Per quanto riguarda il decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, viene eliminata la deroga ai requisiti di partecipazione ai concorsi, favorendo un’applicazione più uniforme delle norme di reclutamento.
Misure straordinarie per i lavoratori socialmente utili
Un’importante iniziativa riguarda la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania e Puglia, con l’obiettivo di risolvere il caso EUP (2021)9915. Le procedure di assunzione già avviate potranno essere completate entro il 31 dicembre 2025, con possibilità per le amministrazioni pubbliche di procedere con contratti a tempo indeterminato per tali lavoratori fino alla stessa data. Inoltre, per gli enti coinvolti nelle disposizioni della legge 30 dicembre 2023, n. 213, è consentito l’avvio di nuovi bandi di concorso o l’utilizzo di selezioni già concluse.
Prolungamento delle graduatorie e supporto alle istituzioni AFAM
Per garantire la continuità delle attività nelle Istituzioni di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM), le disposizioni attualmente in vigore verranno estese anche per l’anno accademico 2025/2026. Infine, il decreto prevede che le graduatorie dei concorsi pubblici approvate negli anni 2024 e 2025 non siano soggette alle limitazioni previste dal decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, articolo 35, comma 5-ter, quarto periodo, garantendo maggiore flessibilità nel reclutamento del personale pubblico.
Il Decreto PA
Il Decreo PA in Gazzetta Ufficiale
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