Nonostante la risposta dettagliata dell’Università, l’assessore comunale con delega ai Tributi, Roberto Cicala, ha preferito non commentare. La scelta di mantenere il silenzio lascia aperte diverse interpretazioni sulle intenzioni del Comune e sulla gestione della controversia. Tuttavia, la disputa sembra destinata a proseguire nelle sedi opportune, con il ricorso di UniMe che mira a chiarire la legittimità delle sue posizioni.
UniMe ha sottolineato l’importanza di una leale collaborazione tra le istituzioni, ricordando che il fine comune è il benessere della collettività. In un periodo in cui la sinergia tra enti locali e istituzioni accademiche è fondamentale per affrontare sfide complesse, questa disputa rischia di minare un rapporto storicamente consolidato. L’Università di Messina ha, infatti, ribadito il proprio impegno a lavorare in armonia con il territorio per il miglioramento delle condizioni socio-economiche.
La vicenda è tutt’altro che conclusa. Da un lato, il Comune sembra intenzionato a far valere le proprie contestazioni, mentre dall’altro l’Università ha scelto di difendere la propria posizione nelle sedi legali competenti. Resta da vedere come si evolverà il confronto tra le parti e quali saranno gli esiti dei ricorsi presentati da UniMe.
La questione, che tocca temi come la correttezza fiscale e la cooperazione istituzionale, rappresenta un caso significativo per comprendere le dinamiche tra enti locali e università, soprattutto in un contesto che richiede sempre maggiore trasparenza e dialogo.