Il contratto ATA consente lo svolgimento di attività extra, purché non interferiscano con gli orari scolastici. Tra le opzioni più popolari troviamo la creazione di prodotti artigianali, il supporto amministrativo a piccoli imprenditori e la gestione di social media per aziende locali.
Queste attività permettono di monetizzare competenze personali, offrendo un’entrata aggiuntiva. Inoltre, partecipare a progetti scolastici finanziati da programmi come i PON garantisce compensi extra, spesso rilevanti, per attività di gestione logistica o tecnica.
Rispettare le normative contrattuali e fiscali è fondamentale per chi desidera integrare il proprio reddito. Ogni attività extra deve essere compatibile con il ruolo scolastico e, se necessario, autorizzata dal dirigente. Le entrate aggiuntive vanno dichiarate correttamente, sfruttando strumenti come la partita IVA agevolata o il regime forfettario.
Un consulente fiscale può aiutare a scegliere la soluzione più conveniente. Con una combinazione di pianificazione, formazione e impegno, il personale ATA può costruire un percorso verso una maggiore sicurezza economica.