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Collaboratori DS, pagati con i fondi dello straordinario ed esonerati dall’insegnamento

DL 36/22 e il caso dei Collaboratori DS con i benefit loro spettanti già a partire dal 1° settembre a danno dei docenti curricolari.

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Scoppia il caso dei collaboratori DS pagati con i fondi dello straordinario dei docenti ed esonerati per intero dall’insegnamento, solo nel caso in cui la scuola fosse stata individuata tra quelle in reggenza.

I fondi per il miglioramento dell’offerta formativa, quelli cioè utilizzati per la retribuzione dello straordinario dei docenti, saranno invece utilizzati per pagare gli stipendi dei docenti collaboratori dei Dirigenti Scolastici nelle scuole in reggenza.

Collaboratori DS pagati con il fondo di retribuzione per lo straordinario dei docenti

Tra l’altro, nei casi di scuole in reggenza, i collaboratori dei Presidi godranno dell’esonero totale dall’insegnamento. A prevedere tutto questo il comma 83-bis della legge 107/2015, introdotto nel disegno di legge di conversione del DL 36/2022, in discussione per l’esame finale della Camera, domani 29 giugno.

Il testo normativo prevede che l’esonero del collaboratore del Preside (possono essere anche due ma in quel caso sarà un semiesonero) si attuerà solo se è prevista una reggenza.

Un decreto del ministro dell’istruzione, insieme al ministro dell’economia e delle finanze stabilirà i parametri, i criteri e le modalità per l’individuazione, su base regionale, delle istituzioni scolastiche affidate in reggenza.

Esonero totale dei Collaboratori DS, norma in vigore dal 1° settembre

Si ricorda, altresì che tale decreto dovrà essere emanato entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto 36/2022. Questo beneficio spettante ai collaboratori del Capo d’Istituto potrà essere fruito già a partire da quest’anno e rimarrà in vigore anche nei prossimi anni.

Le risorse saranno attinte riducendo i fondi destinati allo straordinario dei docenti. Per quest’anno è prevista una riduzione del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa nell’ordine di 5 milioni di euro. Dal 2023 in poi, la decurtazione del fondo per l’accessorio dei docenti subirà una decurtazione strutturale di 12,5 milioni l’anno”.

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