Vediamo le principali novità riguardanti l’importo del cedolino di giugno 2024, tra tredicesime, decontribuzione e problematiche per precari e dipendenti in scadenza di contratto.
Importo del cedolino di Giugno 2024 già online: novità sui contratti in scadenza e tredicesima
NoiPA ha avviato nei giorni scorsi l’emissione ordinaria degli stipendi di giugno 2024 per i quasi 3 milioni di dipendenti pubblici gestiti. Come ogni mese, ci sono diverse novità da tenere in considerazione per comprendere l’importo netto in busta paga.
Per i lavoratori con contratto in scadenza a fine mese, giugno potrebbe essere l’ultimo stipendio dell’anno, dato che la tredicesima maturata nel semestre verrà pagata a dicembre.
Rimane però il nodo irrisolto delle ritenute per eventuali assenze da malattia o scioperi a giugno, che dovranno essere recuperate solo a dicembre.
Decontribuzione, addizionali regionali e comunali
Entro il 31 maggio sarà visibile online l’importo netto del cedolino di giugno, che includerà la decontribuzione introdotta dal Governo Meloni per redditi sotto i 2.692 euro.
Questa decontribuzione non si applica agli ispettori del lavoro che a maggio hanno ricevuto arretrati.
Giugno sarà l’ultimo mese con trattenute di addizionali regionali e comunali per i precari della scuola, che a settembre avranno uno stipendio pieno senza queste detrazioni alla ripresa del servizio.
Le novità del cedolino di Giugno 2024
In sintesi, il cedolino di giugno 2024 presenta alcune peculiarità legate a tredicesime, decontribuzione e scadenze contrattuali. Vediamo nel dettaglio le principali novità introdotte da NoiPA per questo mese:
- Decontribuzione per redditi sotto i 2.692 euro, esclusi gli ispettori del lavoro con arretrati.
- Trattenute di addizionali regionali e comunali per i precari della scuola fino a giugno.
- Problematiche per le ritenute di assenze da malattia o scioperi, recuperabili solo a dicembre.