sabato, 29 Marzo 2025
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CCNL Istruzione e Ricerca 2022/25: 6 miliardi per i contratti, ma Anief chiede risorse aggiuntive

Stanziati 6 miliardi per il rinnovo del CCNL 2022/25 del comparto Istruzione e Ricerca. Anief chiede risorse aggiuntive per valorizzare il personale scolastico.

ARAN ha annunciato lo stanziamento di 6 miliardi di euro destinati al comparto Istruzione e Ricerca, necessari per l’attuale contratto e per il rinnovo del CCNL 2022/25, attualmente in fase di definizione. Nel corso dell’incontro, il presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, Marcello Pacifico, ha sottolineato l’importanza di reperire risorse ulteriori per garantire la piena valorizzazione del personale scolastico.

CCNL 2022/25, Anief: ‘Si trovino ulteriori risorse dal Fondo per la valorizzazione del personale scolastico’

Pacifico ha evidenziato che oltre ai fondi già previsti dalla legge di bilancio, esistono ulteriori finanziamenti accessibili tramite il Fondo per la valorizzazione del personale scolastico. Ha inoltre proposto l’attivazione di altri canali finanziari per sostenere la continuità didattica, affermando che con la volontà politica e la collaborazione del datore di lavoro è possibile ottenere soluzioni concrete e immediate.

Aumenti e arretrati per il personale: tutti i dettagli

Per il personale scolastico, le risorse del CCNL 2022/2024 prevedono 735 euro di arretrati nel 2024 e un aumento di 142 euro mensili dal 2025, esclusi gli 80 euro già percepiti sotto forma di indennità di vacanza contrattuale e anticipi. Se venisse firmato anche il contratto 2025/2027, si aggiungerebbero ulteriori 136 euro mensili, al netto di 13 euro di indennità da aprile 2025 e 26 euro da luglio dello stesso anno.

Per il personale delle altre aree del comparto, i dati si suddividono così: 892 euro di arretrati e 75 euro mensili per l’Afam, 792/66 euro per l’Università e 1.574 euro di arretrati/110 euro mensili per gli Enti di Ricerca. Questi numeri mettono in evidenza la necessità di una distribuzione equa delle risorse.

Anief: “Serve equità e stabilità nel trattamento del personale”

Pacifico ha rilanciato la richiesta di sblocco delle risorse per interventi su formazione incentivante, continuità didattica, indennità di trasferta, buoni pasto, nonché per la reintroduzione del primo gradino stipendiale 3/8 e per il riconoscimento economico delle figure di sistema, tra cui i Dsga.

Ha inoltre richiamato l’attenzione sulla necessità di colmare il divario retributivo rispetto al personale delle funzioni centrali dello Stato, sostenendo che sia indispensabile investire sulla parità di trattamento tra personale precario e di ruolo. A supporto, ha citato il recente ricorso della Commissione Europea contro l’Italia nella causa C-155/25.

Enti di ricerca: bloccate le risorse del 5% del vecchio contratto

Tra le priorità emerse, anche lo sblocco delle risorse del 5% legate al vecchio contratto degli Enti di Ricerca, ancora non assegnate per via della mancata riforma dei profili professionali. Pacifico ha ribadito che il riconoscimento delle competenze e dei ruoli all’interno del comparto è fondamentale per promuovere una pubblica amministrazione più efficiente e motivata.

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