Attualmente, sono impegnati circa 66 milioni di euro per coprire le retribuzioni di 56.000 dipendenti, lasciando quindi disponibili oltre 72 milioni di euro per l’istituzione di nuove fasce retributive, beneficiando potenzialmente più di 70.000 nuovi addetti. I candidati con almeno 5 anni di esperienza possono partecipare alla selezione per queste nuove fasce, che verranno assegnate dopo una valutazione basata sui risultati di un corso di formazione specifico.
Il recente Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro introduce per la prima volta la possibilità per gli Assistenti Amministrativi che hanno ricoperto temporaneamente il ruolo di DSGA di accedere alla nuova categoria dei Funzionari ed EQ. Si stima che circa 2.800 persone, che hanno assunto tali funzioni per almeno tre anni negli ultimi dieci, possano beneficiare di questa opportunità. Questo processo, che richiede una valutazione come specificato dall’articolo 59 del CCNL 2019/2021, dovrebbe iniziare al più presto per occupare le posizioni vacanti, facilitando inoltre l’avvio delle selezioni ordinarie per questi incarichi.
Parallelamente, il contratto permette anche la transizione dal ruolo di Collaboratore scolastico a quello di Operatore, una nuova posizione introdotta dal contratto stesso. Grazie ai fondi allocati dal CCNL, pari a 36,9 milioni di euro, tale passaggio sarà possibile per circa la metà dei Collaboratori scolastici attuali, ovvero fino a 59.000 su un totale di 118.000, portando a un miglioramento delle condizioni professionali e salariali per i lavoratori interessati.
La FLC CGIL ha espresso la necessità di seguire la rivalutazione delle fasce retributive esistenti e di applicare criteri oggettivi nella distribuzione delle risorse per le nuove posizioni economiche, enfatizzando l’importanza di un approccio equo e trasparente nell’allocazione delle risorse e nelle opportunità di promozione per il personale ATA.
Questi miglioramenti contrattuali e le opportunità di promozione rappresentano passi significativi verso il riconoscimento del valore e delle competenze del personale ATA, contribuendo a migliorare la qualità del lavoro e a incentivare la crescita professionale all’interno del settore dell’istruzione.