Dopo giorni di attesa, arriva la dichiarazione ufficiale del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) in merito ai titoli di studio della ministra Marina Elvira Calderone.
La ministra Calderone e le lauree conseguite presso l’Università Link Campus: prosegue la querelle
Il Ministero chiarisce che, al momento del conseguimento della laurea triennale, l’Università Link Campus si configurava come istituzione straniera. Di conseguenza, i titoli rilasciati in quel periodo non risultano inseriti nell’Anagrafe Nazionale dei Laureati (ANS). Il chiarimento arriva mentre la ministra è chiamata a rispondere durante un question time alla Camera, in seguito alle richieste delle opposizioni che, alla luce dell’inchiesta de Il Fatto Quotidiano, hanno sollevato dubbi sulla regolarità del percorso universitario della ministra del Lavoro. La Calderone dichiara di aver conseguito una laurea triennale nel 2012 e una laurea magistrale nel 2016 presso la Link Campus University.
Il riconoscimento dell’università Link Campus e le incongruenze
Fino al settembre 2011, la Link Campus era registrata come Libera Università di Malta, e solo dopo quella data è stata riconosciuta ufficialmente come università italiana con valore legale. La laurea triennale della ministra, ottenuta prima di questo riconoscimento, non ha dunque validità giuridica in Italia. Questo elemento solleva ulteriori dubbi su come sia stato possibile accedere a un corso di laurea magistrale senza un titolo di primo livello legalmente riconosciuto.
L’incongruenza è aggravata da documenti interni che indicano che la ministra risultava iscritta alla triennale dal 1° novembre 2011, con solo due esami convalidati lo stesso giorno. Nello stesso anno accademico, risulta anche iscritta alla magistrale, fatto che pone interrogativi sulla regolarità della progressione accademica.
Esami domenicali della ministra Calderone e modalità irregolari
Dall’analisi dei registri esami emerge che la ministra avrebbe sostenuto diversi esami di domenica, persino due nello stesso giorno. Interpellati, sia l’economista Antonio Rinaldi, docente dell’ateneo, sia l’ex rettore Claudio Roveda, confermano che all’epoca l’università era aperta anche nei weekend e che gli esami potevano avvenire su richiesta dello studente.
Tuttavia, secondo la legge 270/2004, un esame universitario deve essere sostenuto alla presenza di almeno due membri della commissione, pena la nullità dell’esame. La stessa regola è stata ribadita in sede giudiziaria da una dirigente del MUR nel corso di un’inchiesta della Procura di Firenze, sollevando seri dubbi sulla legittimità degli esami sostenuti alla Link Campus.
Il nodo politico e le possibili conseguenze
La vicenda assume ora un evidente rilievo politico. Alla luce delle dichiarazioni ufficiali del Ministero, resta da capire se la ministra dell’Università Anna Maria Bernini intenda avviare una verifica formale sui titoli della collega di governo. L’interrogativo principale riguarda la trasparenza e la regolarità dell’accesso ai titoli accademici da parte di chi oggi ricopre incarichi istituzionali di rilievo. Il dibattito resta aperto e potrebbe influenzare le future dinamiche all’interno dell’esecutivo.
Segui i canali social di Scuolalink.it
- News e aggiornamenti in tempo reale: Google News, WhatsApp, Telegram, Messenger, LinkedIn e Instagram
- Segui la Pagina Facebook di Scuolalink.it
- Iscriviti sul Gruppo Facebook Scuolalink.it PERSONALE ATA
- Iscriviti sul Gruppo Facebook NoiPA, news e info sui servizi del personale della Pubblica Amministrazione
© 2025 Copyright Scuolalink.it - Riproduzione Riservata.