Simona D’Agostino, segretaria generale della FLC CGIL Valle d’Aosta, ha evidenziato il valore della decisione. “Questa vittoria rappresenta un successo per tutte le educatrici e gli educatori, figure centrali nella formazione delle nuove generazioni. Non ci fermeremo qui. Continueremo a lavorare affinché i diritti di tutti i lavoratori del settore vengano riconosciuti e rispettati, in particolare in ambiti come quello dei convitti, che necessitano di maggiore attenzione e valorizzazione”, ha dichiarato.
La sentenza del Tribunale di Aosta potrebbe aprire la strada a ulteriori riconoscimenti per gli educatori di altre strutture simili in Italia. Questa categoria professionale, spesso in secondo piano rispetto agli insegnanti, gioca un ruolo cruciale nello sviluppo educativo e sociale degli studenti.
Il caso del Convitto Chabod offre un segnale positivo per il futuro, rafforzando la lotta per un sistema educativo più equo e inclusivo, dove ogni professionista possa vedere riconosciuto il proprio contributo.
Con questa vittoria, il settore educativo dimostra come sia possibile ottenere progressi concreti attraverso la collaborazione tra lavoratori e sindacati, a beneficio dell’intera comunità scolastica.