La decisione arriva dopo numerosi ricorsi presentati da docenti precari italiani che lamentavano una discriminazione rispetto ai colleghi assunti a tempo indeterminato. La Carta Docente, un’iniziativa del governo italiano che prevede un bonus di 500 euro all’anno per l’aggiornamento professionale dei docenti, era finora riservata solo ai docenti di ruolo.
La Corte Europea ha ribadito il principio di non discriminazione sancito dalla direttiva europea 1999/70/CE, secondo cui i lavoratori a tempo determinato non devono essere trattati in modo meno favorevole rispetto ai lavoratori a tempo indeterminato. La sentenza sottolinea che tutti i docenti, indipendentemente dal loro status contrattuale, svolgono lo stesso lavoro e pertanto devono avere accesso agli stessi benefici.
Questa decisione finora ha avuto un impatto significativo per il sistema scolastico italiano e per i docenti precari. Con il riconoscimento del diritto alla Carta Docente, migliaia di insegnanti a tempo determinato potranno finalmente usufruire del bonus di 500 euro per l’acquisto di libri, corsi di formazione e altri strumenti utili per il loro aggiornamento professionale.