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Carta del Docente, riconosciuti dal Tribunale di Verona 3.000 euro ad un supplente con 6 anni di precariato

L'ennesima vittoria di Anief sulla Carta del Docente ai supplenti: il Tar di Verona riconosce ad un precario anche gli interessi pregressi

Sindacati

Si alla Carta del Docente ai supplenti – Il Tribunale di Verona in data 23 gennaio 2024 ha emesso una sentenza favorevole all’attribuzione del bonus annuale di 500 euro ai docenti supplenti, stabilendo un importante precedente. In un caso specifico, un’insegnante con sei anni di esperienza in supplenze è stata risarcita con 3.000 euro, evidenziando l’applicabilità del bonus anche ai docenti non di ruolo.

Un’altra vittoria per Anief nel ricorso per la Carta del Docente

L’associazione Anief anche in questo caso ha svolto un ruolo decisivo nel portare avanti il ricorso che ha permesso ai docenti supplenti di ottenere il bonus docenti, originariamente previsto solo per il personale di ruolo. La sentenza si appoggia alla decisione della Cassazione n. 29961/2023, che ha esteso il diritto al bonus ai docenti con incarichi fino al 31 agosto o fino al termine delle attività didattiche.

Il Tribunale di Verona ha chiarito che la mancanza di una specializzazione, in particolare per i posti di sostegno, non esclude i docenti supplenti dal diritto al bonus. Questo aspetto sottolinea l’importanza del bonus come strumento di aggiornamento professionale per tutti i docenti, indipendentemente dalla loro posizione contrattuale o specializzazione.

Interessi e rivalutazioni del Bonus Docenti: lo prevede la sentenza di Verona

La sentenza ha anche stabilito che l’importo del bonus docenti deve essere maggiorato di interessi o rivalutazioni calcolati dalla data di spettanza fino alla sua effettiva erogazione. Questa decisione sottolinea la necessità di garantire che il bonus mantenga il suo valore effettivo nel tempo, supportando adeguatamente lo sviluppo professionale dei docenti.

Marcello Pacifico, presidente dell’Anief, ha evidenziato l’opportunità che questa sentenza rappresenta per i docenti supplenti, incoraggiandoli a non perdere l’occasione di rivendicare il loro diritto al bonus. La consistenza delle sentenze a favore del bonus da parte di vari organi giurisdizionali rende questa opportunità ancora più significativa per il miglioramento professionale degli insegnanti.

Pronuncia e conclusioni del dispositivo amministrativo

P.Q.M.

Il Tribunale di Verona in funzione di giudice del lavoro, definitivamente pronunciando, ogni contraria e diversa domanda ed eccezione rigettata

1) in totale accoglimento del ricorso, dichiara il diritto della ricorrente ad usufruire del beneficio economico di € 500 annui tramite Carta Elettronica del docente per l’aggiornamento e la formazione del personale docente, di cui all’art. 1 della Legge n. 107/2015 per gli anni scolastici: 2017/2018, 2018/2019, 2019/2020, 2020/2021, 2021/2022 e 2022/2023;

2) condanna il Ministero convenuto ad erogare alla ricorrente la prestazione oggetto di causa, previa emissione della Carta Docente ed accredito della somma indicata sulla Carta Docente, oltre alla maggior somma tra gli interessi legali e la rivalutazione monetaria calcolata dalla data del diritto all’accredito sino alla concreta attribuzione;

3) condanna il Ministero convenuto alla rifusione delle spese di lite sostenute dalla parte ricorrente, liquidate in complessivi € 720,00 per compensi professionali, oltre al rimborso spese generali al 15%, IVA e CPA, oltre rimborso CU di Euro 49,00, con distrazione in favore dei procuratori antistatari.

Verona, 23/01/2024

IL GIUDICE

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