La sentenza ha anche stabilito che l’importo del bonus docenti deve essere maggiorato di interessi o rivalutazioni calcolati dalla data di spettanza fino alla sua effettiva erogazione. Questa decisione sottolinea la necessità di garantire che il bonus mantenga il suo valore effettivo nel tempo, supportando adeguatamente lo sviluppo professionale dei docenti.
Marcello Pacifico, presidente dell’Anief, ha evidenziato l’opportunità che questa sentenza rappresenta per i docenti supplenti, incoraggiandoli a non perdere l’occasione di rivendicare il loro diritto al bonus. La consistenza delle sentenze a favore del bonus da parte di vari organi giurisdizionali rende questa opportunità ancora più significativa per il miglioramento professionale degli insegnanti.
P.Q.M.
Il Tribunale di Verona in funzione di giudice del lavoro, definitivamente pronunciando, ogni contraria e diversa domanda ed eccezione rigettata
1) in totale accoglimento del ricorso, dichiara il diritto della ricorrente ad usufruire del beneficio economico di € 500 annui tramite Carta Elettronica del docente per l’aggiornamento e la formazione del personale docente, di cui all’art. 1 della Legge n. 107/2015 per gli anni scolastici: 2017/2018, 2018/2019, 2019/2020, 2020/2021, 2021/2022 e 2022/2023;
2) condanna il Ministero convenuto ad erogare alla ricorrente la prestazione oggetto di causa, previa emissione della Carta Docente ed accredito della somma indicata sulla Carta Docente, oltre alla maggior somma tra gli interessi legali e la rivalutazione monetaria calcolata dalla data del diritto all’accredito sino alla concreta attribuzione;
3) condanna il Ministero convenuto alla rifusione delle spese di lite sostenute dalla parte ricorrente, liquidate in complessivi € 720,00 per compensi professionali, oltre al rimborso spese generali al 15%, IVA e CPA, oltre rimborso CU di Euro 49,00, con distrazione in favore dei procuratori antistatari.
Verona, 23/01/2024
IL GIUDICE