lunedì, 24 Febbraio 2025
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Carta del Docente anche ai precari: il Tribunale di Padova condanna il MIM

Carta del Docente anche ai precari: il Tribunale di Padova condanna il MIM. Anief invita a fare ricorso per ottenere fino a 3.500 euro.

Il Tribunale del Lavoro di Padova ha stabilito che la Carta del Docente spetta sia ai docenti a tempo indeterminato che a quelli a tempo determinato, senza alcuna discriminazione. Il giudice ha quindi condannato il Ministero dell’Istruzione a riconoscere 2.000 euro più interessi a un insegnante precario che ha svolto quattro supplenze annuali tra il 2020 e il 2024.

Questa decisione conferma quanto già espresso dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che aveva sancito il diritto alla formazione professionale per tutti i docenti, indipendentemente dal tipo di contratto.

Carta del Docente e diritto alla formazione

Il tribunale ha ricordato che, secondo l’art. 282 del D.lgs. 297/94, la formazione è un diritto-dovere fondamentale per il personale docente. Questo diritto include:

  • Aggiornamento delle conoscenze disciplinari e didattiche.
  • Approfondimento della preparazione metodologica.
  • Partecipazione a ricerca e innovazione pedagogica.

Escludere i docenti precari dalla Carta del Docente violerebbe il principio di parità di trattamento stabilito dall’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato della Direttiva 1999/70/CE.

Anief: “I precari devono fare ricorso”

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha ribadito che questa decisione conferma la necessità di estendere il bonus a tutti i docenti, senza distinzioni contrattuali. L’Anief invita quindi tutti i precari ed ex precari a presentare ricorso gratuito, per recuperare fino a 3.500 euro più gli interessi maturati.

Chi può fare ricorso?

Secondo Anief, possono ottenere il rimborso i docenti che:

  • Hanno svolto almeno 5 mesi di supplenze (anche non continuative) in un anno scolastico.
  • Non hanno superato i cinque anni dalla stipula del contratto a termine.

Questa sentenza rappresenta una svolta per migliaia di docenti precari, riconoscendo il loro diritto a una formazione continua e finanziata dallo Stato. Con sempre più ricorsi accolti dai tribunali italiani, il Ministero dell’Istruzione potrebbe presto dover adeguarsi ed estendere ufficialmente il Bonus Carta del Docente a tutti gli insegnanti.

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