La Corte di Cassazione ha ribadito che il bonus spetta a tutti gli insegnanti, a prescindere dal contratto, per assicurare strumenti adeguati alla formazione. Questa posizione rafforza la necessità di aggiornare le normative nazionali, allineandole ai principi costituzionali e agli accordi europei. Ogni esclusione dei precari rappresenta una violazione dei loro diritti e un ostacolo alla valorizzazione del ruolo docente.
Il crescente numero di sentenze mette in evidenza l’urgenza di una riforma legislativa. Garantire la Carta del Docente a tutti i precari non solo promuove l’equità, ma rafforza la qualità del sistema educativo italiano. Includere tutti gli insegnanti nel diritto alla formazione rappresenta un passo indispensabile per valorizzare la loro professionalità e migliorare il futuro della scuola pubblica.