Come risaputo, la Carta del Docente è stata istituita con la Legge n. 107/2016 (Buona Scuola). Si tratta di un beneficio annuale del valore di 500 euro destinato agli insegnanti a tempo indeterminato per l’acquisto di beni e servizi finalizzati alla formazione professionale. Utilizzabile tramite un’applicazione web, permette di generare buoni elettronici per acquistare libri, software, hardware, corsi di aggiornamento, biglietti per musei, spettacoli e altri strumenti utili alla crescita professionale. La Carta è stata estesa temporaneamente anche ai docenti precari con contratto annuale su posti vacanti grazie al Decreto-Legge n. 69/2023, ma il mancato riconoscimento sistematico ai docenti a tempo determinato ha suscitato controversie, portando a numerosi contenziosi attraverso ricorsi giudiziari.
Sentenze rilevanti sulla Carta del Docente ai precari: un passo verso l’equità professionale
Due pronunce giuridiche hanno avuto un impatto significativo sul tema. Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 1842/2022, ha stabilito che l’esclusione dei docenti precari dal beneficio della Carta è discriminatoria e contraria ai principi costituzionali di uguaglianza e buon andamento della Pubblica Amministrazione. Ha evidenziato come questa disparità violi gli articoli 3, 35 e 97 della Costituzione, danneggiando la qualità complessiva dell’insegnamento.
A livello europeo, invece, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, con l’Ordinanza del 18 maggio 2022 (C-450/21), ha ribadito che la clausola 4 dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato vieta norme nazionali discriminatorie che escludono i docenti precari da benefici economici come la Carta del Docente. Questo principio sostiene l’uguaglianza di trattamento tra lavoratori a tempo determinato e indeterminato.
La procedura per ottenere il riconoscimento della Carta del Docente
Con il comunicato pubblicato l’8 marzo 2024 dall’Ufficio Scolastico Regionale della Campania, sono state definite le procedure da seguire per ottenere il beneficio in caso di sentenza favorevole. Le modalità variano a seconda del tipo di condanna emessa dal giudice.
- Adempimento in Forma Specifica
Se il provvedimento ordina all’Amministrazione di accreditare l’importo direttamente sulla Carta Elettronica del docente, la richiesta deve essere inviata al Ministero dell’Istruzione tramite PEC all’indirizzo: dgpersonalescuola@postacert.istruzione.it. La domanda deve includere copia della sentenza, il codice fiscale del docente e gli anni scolastici interessati. Una volta completata la procedura, la somma sarà accreditata sul borsellino elettronico. - Risarcimento per Equivalente
In caso di risarcimento per equivalente, la competenza spetta all’Ufficio Scolastico Regionale (USR). La domanda deve essere inviata via PEC a: drca@postacert.istruzione.it, con i dettagli necessari per l’istruttoria.
Le recenti sentenze e le prospettive future per rendere strutturale questo benefit
Le sentenze e le normative più recenti segnano un importante passo verso il riconoscimento dei diritti dei docenti precari, ma evidenziano anche le sfide legate all’uniformità di trattamento all’interno del sistema scolastico. Sebbene il Decreto n. 69/2023 rappresenti un progresso temporaneo, resta ancora da affrontare il problema strutturale che limita l’accesso ai benefici per una categoria significativa di lavoratori, cioè i precari. L’attenzione alle questioni giuridiche e alle modifiche legislative in corso è fondamentale per garantire equità ed qualità nel settore educativo, in un’ottica di valorizzazione del personale docente, indipendentemente dalla tipologia contrattuale.
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