Uno dei cambiamenti più rilevanti riguarda l’importo della Carta del Docente, che non sarà più fisso. L’importo, precedentemente pari a 500 euro annui, sarà stabilito annualmente tramite un decreto ministeriale e potrà variare in base alle risorse disponibili. Tuttavia, l’importo massimo non potrà superare i 500 euro, garantendo un tetto massimo di spesa per ciascun beneficiario.
Questa flessibilità è stata introdotta per adattare le risorse alle esigenze del sistema scolastico e alle disponibilità economiche. Anche se l’importo potrebbe diminuire rispetto agli anni precedenti, l’ampliamento della platea dei beneficiari rappresenta un importante progresso.
La riforma della Carta del Docente è sostenuta da un incremento delle risorse destinate al fondo per il miglioramento dell’offerta formativa. A partire dal 2025, il fondo sarà aumentato di 93,4 milioni di euro annui. Inoltre, saranno stanziati 100 milioni di euro per finanziare l’attività dei docenti tutor e orientatori, figure chiave introdotte per migliorare il supporto agli studenti.
Per garantire un utilizzo corretto e trasparente delle risorse, il Ministero dell’Istruzione ha previsto maggiori controlli. Sarà introdotto un sistema di monitoraggio dettagliato sull’uso della Carta del Docente, con la trasmissione annuale di una relazione al Ministero dell’Economia e delle Finanze. Questo monitoraggio mira a prevenire abusi e a ottimizzare l’efficacia dell’investimento nelle competenze dei docenti.
L’estensione della Carta del Docente ai supplenti annuali rappresenta un passo importante verso una maggiore equità nel sistema scolastico. Tuttavia, la variabilità dell’importo e l’introduzione di controlli più rigidi richiedono un’attenta gestione per garantire che la misura risponda effettivamente alle esigenze di formazione e aggiornamento del personale docente.
Con queste modifiche, il Ministero dell’Istruzione mira a rafforzare il ruolo della formazione continua come pilastro per migliorare la qualità dell’insegnamento e, di conseguenza, l’efficacia del sistema scolastico nel suo complesso.