Una differenza significativa rispetto allo scorso anno scolastico riguarda i supplenti al 31 agosto 2025. Nel 2023/24, il decreto Infrazioni permetteva anche ai docenti con supplenza di usufruire di questo aiuto. Per il 2024/25, però, non esiste una normativa analoga. Ciò esclude di fatto questa categoria dal beneficio.
Un discorso diverso si applica ai docenti che ottengono il bonus con sentenza. In caso di condanna dell’Amministrazione all’adempimento in forma specifica, l’accredito della somma sulla Carta elettronica del docente avviene direttamente. Il docente deve inoltrare la richiesta alla Direzione Generale competente del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Invece, se la sentenza condanna l’Amministrazione al risarcimento per equivalente, ad esempio per docenti usciti dal sistema scolastico, la Direzione Generale eseguirà la sentenza attraverso gli Ambiti territoriali competenti.
L’incertezza sulla Carta del docente 2024/2025 preoccupa gli insegnanti, tra ritardi nell’accredito e decurtazioni ancora non confermate ufficialmente. Questo aiuto resta uno strumento fondamentale per la formazione e l’aggiornamento professionale dei docenti, ma serve maggiore chiarezza e tempestività nella sua gestione.