giovedì, Settembre 19, 2024
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Caro-Scuola 2024: stangata in arrivo, in crescita vendite online di materiale didattico

Con l’inizio dell’anno scolastico alle porte l’inizio dell’anno scolastico alle porte, le famiglie iniziano a fare i conti con il caro-scuola 2024, con i costi per libri e del materiale didattico per i figli frequentanti le scuole dell’obbligo. I rincari preoccupano: secondo le stime iniziali, ogni famiglia spenderà tra i 550 e i 1050 euro per figlio, con un aumento del 15% per libri, zaini, astucci e altro materiale per le scuole secondarie di primo grado e del 18% per quelle di secondo grado. Per risparmiare, molti si rivolgono a diversi canali di vendita, tra questi i negozi online.

Caro-Scuola 2024, Osservatorio Compass: in forte crescita gli acquisti online

L’Osservatorio Compass rivela che quest’anno il 65% degli acquisti scolastici avverrà online, registrando un aumento del 5% rispetto al 2023. Questa tendenza mira a ridurre i costi e a evitare le lunghe code in cartoleria. Tra i siti più utilizzati figurano Amazon ed eBay, oltre ai portali dei produttori di materiale didattico. I marketplace online offrono anche la possibilità di acquistare libri usati, rievocando i mercatini fisici dove gli studenti vendevano i propri testi. Tuttavia, su queste piattaforme sono frequenti anche le truffe e gli annunci falsi.

Il Mef e il tasso di inflazione programmata

Per il nuovo anno scolastico, il Mef ha applicato un tasso di inflazione programmata del 2,3% sui libri di testo. I costi per i libri della scuola primaria, forniti gratuitamente a tutti gli alunni indipendentemente dal reddito, sono sostenuti principalmente dai comuni. L’ANCI ribadirà la necessità di finanziamenti adeguati per coprire tali spese.

Bonus Scuola 2024-2025

Per aiutare le famiglie alle prese con i crescenti costi scolastici, è disponibile il bonus scuola 2024/2025. Questo contributo, gestito dalle regioni o dai comuni, può essere noto come bonus libri scuola, bonus caro scuola, o borsa di studio. I requisiti e gli importi variano secondo le direttive dei singoli enti pubblici, ma è comune l’obbligo di presentare una certificazione ISEE valida, che attesti la fascia di reddito familiarereddito familiare.

L’apertura delle scuole in Italia avrà inizio il 5 settembre con Bolzano, seguita l’11 settembre dalle regioni Marche, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Umbria, Veneto, e Valle d’Aosta, per poi proseguire con tutte le altre regioni.

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