lunedì, Settembre 16, 2024
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Carenza di personale specializzato sul Sostegno: parte da Genova la protesta

Parte da Genova la protesta contro le decisioni del governo sul tema dell'inclusione a scuola. Genitori e docenti uniti contro i tagli e la carenza di personale specializzato sul Sostegno.

Un’ondata di proteste sta per travolgere il mondo della scuola, con genitori e docenti uniti contro i tagli all’inclusione e la carenza di personale specializzato sul Sostegno.

Mobilitazione a Genova: famiglie e docenti uniti

La mobilitazione avrà inizio a Genova lunedì 26 agosto, con una manifestazione organizzata dal comitato “Famiglie senza cure” e sostenuta dal Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati (CDSS) davanti al Provveditorato agli Studi.

Al centro della protesta vi è la decisione del governo Meloni di equiparare i titoli di specializzazione sul sostegno ottenuti all’estero con quelli conseguiti in Italia, spesso a costi elevati e con percorsi formativi più rigorosi.

Secondo i manifestanti, questa scelta potrebbe compromettere la qualità dell’insegnamento e penalizzare gli insegnanti che hanno investito tempo e denaro nella propria formazione.

TFA Sostegno: “Dovrebbe essere gratuito”

“Il TFA sostegno per l’insegnamento di sostegno dovrebbe essere gratuito”, afferma Marco Macrì, portavoce del comitato “Famiglie senza cure” e padre di un bambino disabile, in un’intervista all’Adnkronos.

“Molti insegnanti rinunciano a questo percorso a causa dei costi elevati. La decisione di equiparare i titoli esteri svaluta la nostra formazione e mette a rischio il diritto all’istruzione dei nostri figli”.

Protesta nazionale: Il 6 Settembre manifestazione a Roma

La protesta di Genova rappresenta solo il primo passo di una mobilitazione nazionale che culminerà il 6 settembre con una manifestazione a Roma, sotto il Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Il CDSS chiede al governo di investire nella formazione di qualità e nella stabilizzazione dei docenti precari, garantendo continuità didattica e professionalità nell’insegnamento di sostegno.

Denuncia dei Docenti: “Ci sentiamo traditi”

Caterina Marcianò, docente di sostegno di Genova, esprime la sua frustrazione all’Adnkronos: “Abbiamo pagato migliaia di euro per specializzarci e ora ci sentiamo traditi.

La nostra formazione è stata rigorosa e ci ha permesso di acquisire competenze specifiche per accompagnare gli studenti con disabilità. Equiparare il nostro titolo a quelli ottenuti all’estero è un’offesa alla nostra professionalità”.

La situazione in Lombardia: “Mancano insegnanti preparati”

Anche in Lombardia la situazione è critica. Fortunato Nicoletti, vicepresidente dell’organizzazione di volontariato “Nessuno è escluso”, denuncia: “Nelle scuole non si sa nulla della nuova legge che dovrebbe garantire la continuità degli insegnanti di sostegno.

Mancano insegnanti preparati e i nostri figli sono costretti a cambiare continuamente punto di riferimento. Siamo stanchi di questa situazione inaccettabile”.

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