mercoledì, 26 Marzo 2025
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Buoni pasto per docenti e ATA nel rinnovo CCNL 2022/24: domani incontro decisivo con ARAN

Buoni pasto per docenti e ATA: domani l’incontro con l’Aran per inserirli nel nuovo CCNL. L’Anief spinge per l’equiparazione con le Funzioni Centrali.

Domani potrebbe segnare una svolta per l’introduzione dei buoni pasto destinati a docenti e personale ATA. L’incontro con l’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni) mira a inserire la misura nel Contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) 2022-2024. Il sindacato Anief continua a sollecitare il Governo affinché vengano allocate le risorse necessarie a garantire questo diritto anche nel comparto scuola.

Verso un’equiparazione con i dipendenti delle Funzioni Centrali: buoni pasto anche al personale scolastico nel nuovo CCNL

Il confronto punta a ottenere per insegnanti e personale amministrativo scolastico lo stesso trattamento già riconosciuto ai dipendenti delle Funzioni Centrali, i quali ricevono i buoni pasto anche durante lo smart working. Tale beneficio è stato recentemente normato ed è già previsto dal nuovo contratto nazionale del comparto. Le indicazioni applicative dell’Aran confermano che il diritto ai buoni pasto non dipende dalla durata della prestazione lavorativa giornaliera, aprendo così la strada a un’estensione della misura anche in ambito scolastico.

Un diritto che va oltre tempi e luoghi della prestazione

Secondo quanto evidenziato dall’Aran, il buono pasto è un diritto riconosciuto a prescindere dal luogo e dalla durata della prestazione. Questo principio potrebbe ora essere recepito anche nella contrattazione scolastica, riconoscendo la complessità e le responsabilità del lavoro svolto nelle scuole. Docenti e ATA, infatti, affrontano spesso orari prolungati, carichi di lavoro elevati e mansioni che comportano responsabilità legali e organizzative.

Il supporto della giurisprudenza rafforza la richiesta sindacale

A sostenere la proposta dell’Anief si aggiunge anche una recente sentenza della Corte di Cassazione, che ha stabilito come il diritto ai buoni pasto debba essere garantito indipendentemente dal luogo in cui viene svolta l’attività lavorativa. Questo orientamento giuridico rafforza le richieste sindacali e potrebbe costituire un precedente importante per estendere il beneficio a tutto il personale della scuola, in linea con i principi di equità e parità di trattamento nel pubblico impiego.

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