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Bullismo, stigma e inclusione: la ricerca sulla discriminazione nelle scuole milanesi

La ricerca del Social Inclusion Lab Bocconi evidenzia la discriminazione, il bullismo e l'inclusione nelle scuole milanesi, con focus su disabilità e LGBTQ+.

ricercatore in Politica Economica

Una ricerca recente condotto dal Social Inclusion Lab della Bocconi, su un campione di 550 studenti e insegnanti di 13 scuole superiori di Milano, ha evidenziato un dato allarmante: la discriminazione continua a essere una realtà difficile da estirpare nelle scuole italiane. Non solo bullismo tra compagni, ma anche molestie e atti di stalking, che coinvolgono talvolta gli stessi docenti.

La ricerca evidenzia discriminazioni sottovalutate

Lo studio rivela che uno studente su dieci si sente discriminato per motivi di aspetto fisico, disabilità o orientamento sessuale. Se la percentuale di discriminazione riguarda gli studenti con disabilità, il dato triplica. La situazione per gli studenti LGBTQ+ risulta particolarmente critica: solo il 50% di questi ragazzi si sente accettato nel proprio ambiente scolastico, mentre oltre il 60% si nasconde per paura di subire pregiudizi. La percezione del clima scolastico degli insegnanti appare ottimista rispetto alla realtà vissuta dagli studenti, che spesso raccontano esperienze di emarginazione e violenza.

Bullismo e molestie: un fenomeno preoccupante

Oltre alle discriminazioni, il Social Inclusion Lab ha registrato 145 segnalazioni di bullismo, molestie e stalking all’interno delle scuole, con un campione di 330 studenti. La maggior parte di questi episodi è avvenuta tra i compagni di classe, ma in 15 casi le aggressioni sarebbero state perpetrate da insegnanti, un dato particolarmente grave che necessita di indagini più approfondite. Il bullismo scolastico è un fenomeno complesso, che non si limita agli atti di violenza fisica, ma comprende anche violenze psicologiche, verbali e, sempre più frequentemente, online attraverso il cyberbullismo.

Le cause del bullismo e i suoi effetti

Il bullismo ha radici in dinamiche sociali disfunzionali, stereotipi e pregiudizi. Spesso, il bullo agisce per una bassa autostima, cercando di compensare le proprie insicurezze con l’aggressione verso i più deboli. Le vittime vengono scelte per il loro aspetto fisico, disabilità, orientamento sessuale o anche semplicemente per la loro personalità introversa. Le conseguenze psicologiche per le vittime sono devastanti e vanno dall’ansia alla depressione, fino a pensieri suicidari nei casi più gravi.

Strategie per contrastare il bullismo

Per affrontare efficacemente il bullismo, le scuole devono adottare strategie integrate. Un primo passo fondamentale è la formazione specifica per il personale scolastico, per aiutarlo a riconoscere i segnali di bullismo e intervenire tempestivamente. Inoltre, è essenziale promuovere un clima scolastico inclusivo e rispettoso delle diversità, incoraggiando empatia tra gli studenti. Attività di sensibilizzazione e prevenzione dovrebbero essere organizzate, così come il coinvolgimento attivo dei genitori. Programmi di peer education, in cui gli studenti diventano protagonisti della lotta contro il bullismo, rappresentano una soluzione efficace.

La ricerca evidenzia aspetti urgenti da cambiare

Lo studio del Social Inclusion Lab lancia un chiaro messaggio: le scuole devono fare di più per creare ambienti inclusivi e protetti. La lotta contro queste forme di discriminazioni richiede l’impegno di tutti, a partire dagli insegnanti, che devono farsi carico del benessere di ogni studente.

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