Ad esempio, se uno studente attacca un compagno per motivi razziali, dovrà approfondire cosa è successo durante la Seconda Guerra Mondiale e nei campi di concentramento.
Valditara ha sottolineato l’importanza della solidarietà come strumento per formare cittadini consapevoli. Se un gesto risulta particolarmente grave, gli studenti coinvolti dovranno partecipare ad attività di cittadinanza solidale per capire cosa significhi veramente essere parte di una società. Questo approccio mira a sensibilizzare i giovani e a far comprendere che esistono povertà e dolore, con l’obiettivo di creare un ambiente scolastico più inclusivo e rispettoso.
In questo modo, Valditara propone di trasformare la scuola in un vero e proprio strumento di rieducazione e crescita personale, andando oltre le semplici punizioni.
Il bullismo nelle scuole richiede soluzioni concrete e mirate. Il Ministro Valditara propone di puntare su più educazione civica e attività di cittadinanza solidale, evitando sospensioni che non risolvono il problema. Formare i giovani al rispetto e alla solidarietà risulta, secondo il Ministro, la strada migliore per contrastare la violenza nelle scuole e creare una generazione più consapevole e rispettosa.