Negli ultimi anni, le Università Telematiche hanno registrato un boom di iscrizioni in Italia, con un focus particolare sulle regioni del Sud. I dati relativi all’anno accademico 2022/23 rivelano che oltre 251.000 studenti hanno scelto un percorso formativo online, pari al 13,1% del totale degli universitari italiani. Questo valore è quintuplicato rispetto a dieci anni fa, quando la percentuale si attestava solo al 2,6%.
L’offerta formativa è cresciuta in modo esponenziale, passando dai 70 corsi del 2011 ai 250 del 2024. Questo aumento dimostra una crescente domanda di istruzione a distanza e un cambiamento radicale nelle modalità di apprendimento.
Il ruolo del Sud nel boom delle Università Telematiche
Un aspetto particolarmente rilevante riguarda la distribuzione geografica degli iscritti, con il 35% proveniente dal Sud Italia. Le difficoltà logistiche e i costi legati al trasferimento o al pendolarismo verso le Università tradizionali rappresentano un fattore determinante, specialmente nelle regioni insulari come Sicilia e Sardegna, dove si concentra il 17% degli studenti telematici.
La Campania si posiziona al primo posto, con il 16,4% degli iscritti, seguita dalla Sicilia (14,5%) e dal Lazio (14,1%). Questi dati dimostrano come l’Università Telematica risulti una soluzione ideale per chi vive in aree con limitata offerta universitaria o difficoltà di accesso.
Cambiamenti nel profilo degli studenti
Anche il profilo degli studenti iscritti è mutato. La percentuale di giovani under 23 è aumentata dal 12% di dieci anni fa al 23,9%, mentre gli under 30 nel 2023/24 rappresentano il 52,6% del totale. Il 64% dei nuovi iscritti è costituito da donne, confermando che la flessibilità dell’apprendimento online risponde in modo particolare alle esigenze delle studentesse.
Le aree di studio più richieste
Psicologia si conferma la disciplina più scelta, attirando il 17,1% degli iscritti. Segue la Nutrizione, con un incremento del 2,5% rispetto all’anno precedente, raggiungendo l’11,4%. Ingegneria (11%) ed Economia (10,1%) continuano a crescere, con un aumento dell’interesse anche per Scienze Motorie e Scienze della Formazione, scelte rispettivamente dal 49,9% e dal 36,8% degli studenti.