mercoledì, 15 Gennaio 2025
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Bonus Rosa 2025: una misura per le donne disoccupate

Il Bonus Rosa 2025 offre un sostegno economico alle donne disoccupate, ma è riservato a famiglie con redditi sotto soglie specifiche.

Il governo italiano ha annunciato il Bonus Rosa 2025, un assegno mensile pensato per sostenere economicamente le donne disoccupate. Giorgia Meloni ha presentato questa iniziativa come un aiuto per le donne in cerca di lavoro, con l’obiettivo di alleggerire le spese quotidiane delle famiglie. Tuttavia, il bonus è riservato esclusivamente a nuclei familiari con redditi entro specifiche soglie, escludendo una parte significativa della popolazione femminile.

Importi e requisiti per accedere al Bonus Rosa


L’importo del Bonus Rosa varia in base al reddito familiare:

  • 800 euro mensili per redditi fino a 15.000 euro annui;
  • 700 euro mensili per redditi fino a 40.000 euro annui.
    Oltre i 40.000 euro, l’incentivo diminuisce progressivamente fino ad azzerarsi per redditi superiori a 80.000 euro. Questo sostegno non è accessibile a tutte le donne disoccupate, ma solo a quelle appartenenti a famiglie con redditi sotto le soglie indicate.

Modalità di erogazione e critiche


Il bonus non viene erogato direttamente alle donne, ma caricato come detrazione fiscale sul Modello 730 del coniuge lavoratore. Questa modalità ha suscitato polemiche, poiché il sostegno economico finisce per dipendere dalla situazione fiscale del coniuge, alimentando dinamiche di dipendenza economica. Inoltre, il beneficio esclude le donne single o conviventi, sollevando dubbi sull’equità e sull’inclusività della misura.

Bonus Rosa: inclusione mancata e obiettivi disattesi


Sebbene il Bonus Rosa miri a contrastare la disoccupazione femminile, le sue caratteristiche limitano l’impatto positivo. Escludendo le donne non sposate o senza un partner con reddito, la misura rischia di emarginare ulteriormente alcune categorie.

L’obiettivo di emancipazione economica si scontra con una gestione che vincola il sostegno al nucleo familiare, riducendo l’efficacia di questa iniziativa nel promuovere l’indipendenza delle donne disoccupate.

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