Home Economia Bonus pensioni: i diritti inespressi che possono aumentare l’assegno

Bonus pensioni: i diritti inespressi che possono aumentare l’assegno

I bonus pensionistici non richiesti che possono aumentare l' assegno pensionistico. Verifica i diritti inespressi e recupera gli arretrati fino a 5 anni

pensione

Molti pensionati in Italia potrebbero ricevere un assegno più alto grazie a una serie di bonus e integrazioni che spesso restano inutilizzati. Questi benefici, noti come diritti inespressi, spettano a chi soddisfa determinati requisiti ma non li richiede per scarsa conoscenza delle normative. La buona notizia è che attraverso il servizio “Consulente digitale delle pensioni” dell’INPS è possibile verificarne la spettanza e recuperare gli arretrati fino a cinque anni.

Integrazione al trattamento minimo: come ottenere l’aumento

Uno dei principali diritti inespressi riguarda l’integrazione al trattamento minimo. Nel 2025, l’importo minimo della pensione è fissato a 603,40 euro. Se l’assegno mensile percepito è inferiore, è possibile chiedere l’integrazione per raggiungere questa soglia. Tuttavia, possono beneficiarne solo i pensionati con un assegno calcolato con il sistema retributivo o misto, ovvero con almeno un contributo versato prima del 31 dicembre 1995. Inoltre, è necessario rientrare nei limiti di reddito: meno di 7.844,20 euro annui per il singolo pensionato e non oltre 23.532,60 euro se si considera anche il reddito del coniuge.

Assegni familiari e assegno di vedovanza: chi può beneficiarne

Nonostante l’Assegno Unico abbia ridotto la loro portata, gli Assegni per il Nucleo Familiare (ANF) restano un supporto economico per alcuni pensionati. Possono riceverli il coniuge non separato, la parte di unione civile, i fratelli, sorelle e nipoti inabili orfani di entrambi i genitori e privi di pensione ai superstiti. Inoltre, se il pensionato titolare di ANF decede, il coniuge superstite può continuare a riceverli insieme alla pensione di reversibilità, a condizione di essere inabile al lavoro per infermità o invalidità permanente.

Maggiorazioni sociali e incremento al milione: l’aumento per gli over 60

Chi ha un reddito basso e almeno 60 anni può ottenere le maggiorazioni sociali sulla pensione, che variano in base all’età:

  • 25,83 euro al mese tra i 60 e i 64 anni;
  • 82,64 euro al mese dai 65 ai 69 anni;
  • 136,44 euro al mese dai 70 anni in su (ridotti a 124,44 euro per chi percepisce la quattordicesima). A partire dai 70 anni, è possibile accedere all’incremento al milione, ovvero un ulteriore aumento della pensione. In alcuni casi, l’età minima per riceverlo scende a 65 anni, grazie a un meccanismo che riduce il requisito anagrafico di un anno per ogni cinque anni di contributi versati, con un minimo di 2,5 anni.

Come fare richiesta: un clic per ottenere i bonus pensionistici

Tutti questi benefici non vengono erogati automaticamente. Per ottenerli, il pensionato deve presentare una domanda all’INPS, verificando i requisiti tramite il servizio online “Consulente digitale delle pensioni”. Con pochi passaggi, è possibile controllare i diritti inespressi e recuperare eventuali arretrati fino agli ultimi cinque anni, garantendosi così un assegno più alto e una maggiore stabilità economica.

Exit mobile version