Se un dipendente ha ulteriori entrate, come nel caso di una cedolare secca, il bonus sarà erogato solo se, sommando anche queste fonti, il reddito resta sotto il tetto di 28mila euro.
La circolare N.19/2024 dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito come calcolare il reddito per l’accesso al Bonus Natale da 100 euro. La circolare specifica che anche i lavoratori che beneficiano delle agevolazioni fiscali per il rientro dei cervelli dovranno considerare l’intero imponibile fiscale per determinare il diritto al bonus.
Questo significa che i lavoratori impatriati, che pagano le tasse su un imponibile ridotto grazie alle seguenti agevolazioni, dovranno includere la quota esente nel calcolo del reddito:
Ai fini del calcolo del reddito complessivo che dà diritto al bonus, vengono considerate tutte le fonti di reddito. Tra queste:
L’unico reddito escluso dal calcolo per il tetto di 28mila euro è quello dell’abitazione principale. Tale reddito non contribuisce quindi al raggiungimento del limite per ottenere il Bonus Natale.
Il Bonus Natale da 100 euro, erogato a dicembre insieme alla tredicesima, è esentasse e viene riparametrato in base al periodo di lavoro dipendente. Questo significa che il bonus spetta per ogni giorno in cui il dipendente ha ricevuto una retribuzione, indipendentemente dal fatto che il contratto di lavoro sia a tempo pieno o part-time.
Non è quindi il tipo di contratto, ma i giorni effettivamente lavorati a determinare l’ammontare del bonus, che sarà erogato solo a chi ha lavorato almeno un giorno nel 2024.
Il Bonus Natale da 100 euro rappresenta un sostegno economico esentasse per i dipendenti con reddito annuo complessivo sotto i 28mila euro. Chi percepisce entrate aggiuntive o beneficia di agevolazioni fiscali dovrà calcolare attentamente il proprio reddito complessivo per verificare se rientra nei requisiti previsti.