All’interno del testo della nuova bozza compaiono dunque delle novità che interesseranno anche il personale ATA. Tra queste appunto i criteri di ripartizione dei fondi per il bonus merito che saranno inglobati nel Fondo delle Istituzioni Scolastiche (FIS).
Ecco a tal proposito cosa recita la Legge di Bilancio 2020 a proposito delle risorse destinate proprio al bonus merito: “Le risorse iscritte nel fondo di cui all’articolo 1, comma 126, della legge 13 luglio 2015, n. 107, già confluite nel fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, sono utilizzate dalla contrattazione integrativa in favore del personale scolastico, senza ulteriore vincolo di destinazione”.
L’ultimo periodo del testo normativo su esposto fa riferimento al ‘personale scolastico’, senza la netta differenza tra quello docente e ATA. Non solo, ma le somme destinate a questo scopo rientreranno come risaputo nelle attività di contrattazione integrativa con la RSU di ogni istituto. Verranno dunque retribuite tutte le attività funzionali e non esclusivamente quelle destinate all’insegnamento.
Qualche sindacato, come la Gilda insegnanti, si è dichiarato contraria a questa importante novità.