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Il bonus mensa continua a essere negato al personale scolastico in Italia, mentre viene riconosciuto ai dipendenti della provincia autonoma di Trento, ai lavoratori delle Funzioni centrali e persino a coloro che operano in smart working. A sollevare la questione è Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief, che chiede al governo e alle istituzioni di intervenire per garantire un trattamento equo a tutto il personale del settore.
Una disparità di trattamento da colmare
Secondo quanto dichiarato da Pacifico all’agenzia Teleborsa, il personale scolastico di Trento usufruisce da anni di una carta destinata alla mensa, mentre nel resto del Paese questo diritto viene negato. Un’ulteriore disparità emerge dal fatto che il bonus pasto è riconosciuto anche ai dipendenti ministeriali e, come ha ribadito la Cassazione, anche a chi lavora da remoto. Per questo motivo, Anief ritiene fondamentale estendere questo beneficio a tutti i lavoratori della scuola.
La proposta di Anief sull’importo giornaliero del bonus mensa
Anief ha individuato un importo equo per il bonus mensa destinato ai docenti e al personale ATA, stimato tra i 13 e i 14 euro al giorno. Secondo Pacifico, i diritti del personale scolastico non possono essere considerati di serie B rispetto a quelli di altri settori. Il sindacato punta a inserire questa misura nel contratto nazionale, ma per ottenere risultati concreti è necessaria una maggiore rappresentatività ai tavoli contrattuali.
Elezioni RSU 2025: un’occasione per rafforzare le richieste
Per raggiungere questo obiettivo, Anief invita il personale docente e ATA a partecipare attivamente alle prossime elezioni RSU di aprile 2025. “Più forte sarà il sindacato, più possibilità avremo di far valere le nostre richieste”, sottolinea Pacifico. Il sindacato ha aperto le candidature fino al 14 marzo 2025, offrendo l’opportunità a tutti i lavoratori della scuola di contribuire a una maggiore tutela dei diritti e al riconoscimento del bonus mensa a livello nazionale.