Home Economia Bonus mamme va in soffitta: dal 2025 arriva la versione 2.0

Bonus mamme va in soffitta: dal 2025 arriva la versione 2.0 [Messaggio INPS]

Stop al bonus mamme attuale: dal 2025 arriva la nuova misura con decontribuzione parziale e limite di reddito. Ecco cosa cambia per le lavoratrici con figli.

Bonus mamme con tre figli

Dal 1° gennaio 2025 è cessato l’esonero contributivo totale per le lavoratrici madri di due figli con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato (bonus mamme). La misura, introdotta dalla Legge di Bilancio 2024 (art. 1, commi 180 e seguenti della legge n. 213/2023), garantiva uno sconto del 100% sulla contribuzione previdenziale per le madri lavoratrici con almeno due figli, fino al compimento del decimo anno di età del più piccolo.

L’INPS, attraverso un messaggio, conferma la scadenza del bonus mamme 1.0

L’INPS, con il messaggio n. 401/2025, ha confermato la scadenza del beneficio, che non è stato prorogato nella nuova Legge di Bilancio 2025 (n. 207/2024). Tuttavia, resta valido fino al 31 dicembre 2026 l’esonero per le madri con almeno tre figli, purché il più piccolo abbia meno di 18 anni. Questa agevolazione continuerà ad applicarsi anche nei casi di nascita o adozione di un terzo figlio tra il 2025 e il 2026, purché la lavoratrice abbia un contratto a tempo indeterminato.

Bonus mamme: cosa cambia con la nuova versione?

La nuova Legge di Bilancio 2025 (art. 1, commi 219 e 220) ha previsto una versione 2.0 del bonus mamme, che sarà meno vantaggiosa ma più inclusiva. La misura entrerà in vigore nel 2025, con criteri e importi da definire tramite un decreto interministeriale Lavoro-Economia. Le principali novità della nuova decontribuzione sono:

  • Agevolazione parziale (non più totale) sulla contribuzione previdenziale a carico delle madri lavoratrici con almeno due figli;
  • Estensione del beneficio anche alle lavoratrici autonome, mentre prima era riservato solo alle dipendenti a tempo indeterminato;
  • Introduzione di un tetto massimo di reddito: il bonus sarà concesso solo a chi ha una retribuzione annua o un reddito imponibile inferiore a 40.000 euro;
  • Durata del beneficio: per le madri con due figli fino al compimento del decimo anno del più piccolo; per le madri con tre o più figli, dal 2027 il bonus varrà fino al compimento del diciottesimo anno del più giovane.

Chi potrà beneficiare del bonus mamme 2.0

A differenza della precedente versione, che escludeva le lavoratrici part-time, in somministrazione o autonome, il nuovo bonus sarà accessibile a un maggior numero di madri. Restano però esclusi i rapporti di lavoro domestico.

L’INPS ha precisato che le modalità operative saranno chiarite una volta che il decreto attuativo sarà adottato. Nel frattempo, le lavoratrici non possono più beneficiare del vecchio esonero se hanno solo due figli.

Un passaggio da monitorare per il sostegno alle lavoratrici

La nuova formulazione del bonus mamme mira a ridistribuire il sostegno economico su una platea più ampia, ma con importi ridotti e nuove limitazioni reddituali. Il passaggio dalla decontribuzione totale alla versione 2.0 rappresenta un cambiamento significativo, soprattutto per chi aveva beneficiato della misura fino al 2024.

Ora si attende la pubblicazione del decreto interministeriale, che definirà l’importo esatto della decontribuzione e le modalità di accesso. Per le lavoratrici, sarà fondamentale seguire gli aggiornamenti INPS per capire come e quando presentare domanda.

Messaggio INPS

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