In Parlamento si sta discutendo su un eventuale aumento dell’importo esentasse, che potrebbe oscillare tra i 1.500 e i 2.000 euro. Questa misura permetterebbe di incrementare il netto in busta paga per i lavoratori e ridurre il cuneo fiscale.
Per le aziende, i fringe benefit offrono un vantaggio anche a livello contributivo e fiscale, poiché diminuiscono il costo legato alla retribuzione monetaria. Di conseguenza, l’uso di questi strumenti risulta vantaggioso sia per i datori di lavoro che per i dipendenti. Inoltre, i benefit non monetari aiutano a fidelizzare i lavoratori, migliorando la loro soddisfazione e incentivandoli a rimanere in azienda, con un impatto positivo sulle performance.
Nel 2024, la Legge di Bilancio ha introdotto un limite di 2.000 euro per i fringe benefit senza tasse, riservato ai lavoratori con figli a carico. Per quelli senza figli, l’esenzione massima resta fissata a 1.000 euro.
Questa normativa ha aggiornato le disposizioni previste dall’articolo 51 del TUIR, che originariamente prevedeva un tetto di soli 258,23 euro.