La norma dunque, se letta bene, chiarisce le condizioni e i requisiti per cui si potrà chiedere direttamente all’Inps, entro e non oltre il 31 ottobre 2022, l’erogazione dell’oramai famoso contributo una tantum spettante anche al personale precario della scuola (con le condizioni e con i requisiti sopra descritti).
Tuttavia, alcuni sindacati, hanno oramai da tempo avanzato le opportune richieste al Ministero dell’Istruzione e al Mef affinché questo benefit possa essere erogato a tutto il personale che lavora nel comparto della scuola e della ricerca, senza distinzioni relative alla tipologia di contratto e senza escludere nessun lavoratore in generale.