lunedì, Settembre 16, 2024
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Avvio del nuovo anno scolastico, CISL Scuola: ‘Troppe criticità’

Il comunicato della segretaria generale della Cisl Scuola, Ivana Barbacci, che evidenzia le numerose criticità legate all’avvio del nuovo anno scolastico

In un recente comunicato, la segretaria generale della Cisl Scuola, Ivana Barbacci, ha evidenziato le numerose criticità legate all’avvio del nuovo anno scolastico. Secondo Barbacci, queste difficoltà, già presenti da anni, sono ulteriormente aggravate quest’anno dal ritardo nelle operazioni di nomina, complicando una situazione già complessa.

Supplentite, cresce il numero dei posti vacanti: almeno 19mila rimarranno scoperti

I numeri non mentono: su 64.156 posti disponibili, solo 45.924 potranno essere coperti con nuove assunzioni, lasciando ben 19.032 posti scoperti, che dovranno essere assegnati a supplenza in attesa di un nuovo concorso previsto per ottobre. Questa situazione deriva da una combinazione di cause recenti e passate, tra cui le nuove regole di reclutamento introdotte con la riforma del 2022 nell’ambito del PNRR.

Nonostante ci siano docenti che hanno superato i concorsi del 2020 e del 2024, non possono essere assunti, lasciando i 19.000 posti vacanti in sospeso. Le regole attuali si sono rivelate inefficaci, motivo per cui i sindacati, durante l’incontro di luglio con il ministro Valditara, hanno chiesto una revisione. Considerando che solo il 50% dei concorsi si è concluso con la pubblicazione delle graduatorie, è probabile che l’obiettivo delle 45.000 assunzioni non venga raggiunto.

Avvio del nuovo anno scolastico, la Cisl Scuola ritiene necessario riformare il sistema di reclutamento

La Cisl Scuola sottolinea che il problema principale è la dipendenza esclusiva dai concorsi per esami per il reclutamento. Sarebbe invece necessario rendere strutturale l’utilizzo delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) come canale alternativo, un modello che ha già dimostrato di funzionare bene nel settore del sostegno.

Il nodo del Sostegno

Il sostegno rappresenta un altro punto critico, con un alto numero di supplenze previsto anche quest’anno. L’instabilità dei posti di sostegno, spesso assegnati in deroga, contribuisce alla precarietà del lavoro. La Cisl Scuola ha ripetutamente chiesto di aumentare il numero di posti di sostegno nell’organico di diritto, e il Ministro ha mostrato una certa apertura. Tuttavia, sarà necessario attendere la legge di bilancio per verificare se ci saranno risposte concrete.

Personale ATA: carenza grave di organico

Anche per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) la situazione è critica. Su 30.581 posti vacanti, solo 10.336 potranno essere coperti a causa delle limitazioni legali imposte alle assunzioni, possibili solo nei limiti del turn over. Di conseguenza, due terzi dei posti rimarranno vacanti e saranno coperti da supplenti. Inoltre, la fine dei posti straordinari autorizzati per il supporto ai progetti del PNRR aggraverà ulteriormente la situazione, lasciando le segreterie scolastiche sotto organico e sovraccaricate di lavoro.

Dirigenti Scolastici: tornano le reggenze

Per quanto riguarda i dirigenti scolastici, la situazione è nelle mani della giustizia amministrativa, con tutte le incertezze che ne derivano. Si prevede che molte scuole rimarranno senza dirigente e dovranno essere gestite in reggenza, compromettendo l’obiettivo del dimensionamento scolastico che mirava a garantire un dirigente titolare per ogni istituto.

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