Un recente sondaggio condotto da SWG per Gilda Insegnanti ha messo in luce le opinioni dei docenti italiani riguardo l’applicazione dell’Autonomia Differenziata nel settore dell’istruzione. Il 54% dei docenti, in particolare quelli di scuola secondaria e provenienti dal centro-Sud Italia, si è espresso contro questa misura, che concederebbe maggiore autonomia legislativa a specifiche regioni su determinate competenze.
Autonomia e riforma della Scuola, sondaggio SWG Gilda: il 35% degli insegnanti del Nord è favorevole
Rino Di Meglio, coordinatore nazionale di Gilda Insegnanti, ha condiviso la preoccupazione degli insegnanti, sottolineando come l’autonomia differenziata possa compromettere l’inclusività e l’unità del sistema scolastico italiano. Ha evidenziato i rischi di accentuare le divisioni in un paese già frammentato e ha invitato tutti gli insegnanti a impegnarsi attivamente contro tale proposta.
Il sondaggio ha rivelato che solo il 35% dei docenti, prevalentemente del Nord Italia, è favorevole all’autonomia differenziata. Al contrario, una maggioranza, il 63%, supporta l’idea di un Preside Elettivo, scelto ogni quattro anni dal corpo docente.
Favorevoli al ‘Consiglio della Docenza’ e contrari all’aziendalizzazione della Scuola
Interessante notare come il 55% dei docenti appoggi l’istituzione di un ‘Consiglio della Docenza’, simile al Consiglio Superiore della Magistratura, per garantire un uso corretto delle sanzioni disciplinari, dimostrando una chiara richiesta di maggiore autonomia decisionale e di controllo interno.
Una netta maggioranza, il 73% dei docenti, si è espressa contro la tendenza all’aziendalizzazione della scuola, auspicando un’inversione di tale direzione per preservare l’essenza educativa e formativa dell’istruzione.
Le priorità per gli insegnanti: miglioramento salariale e no agli accorpamenti tra gli istituti
Rino Di Meglio ha messo in evidenza come il 75% dei docenti, specialmente dal Sud, preferisca che le organizzazioni sindacali si concentri sul miglioramento degli stipendi piuttosto che sulla differenziazione basata sul costo della vita, ritenuta una pratica divisiva e ingiusta.
Il documento conclude esplorando le opinioni dei docenti sugli accorpamenti scolastici e l’eventuale istituzione di un organo esterno per la valutazione delle sanzioni disciplinari, mostrando opinioni divise che riflettono la complessità e le sfide attuali del sistema educativo italiano.
La metodologica adottata per effettuare il sondaggio
La metodologia adottata per il sondaggio ha garantito la rappresentatività dei dati, attraverso un processo di selezione casuale e ponderazione basata su genere, età, area geografica e tipo di scuola, conformemente ai dati più recenti del Ministero dell’Istruzione.
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