Il dibattito sull’istruzione è stato un punto focale dell’intervento di Bonaccini, che ha raccontato di una discussione con il Ministro Valditara e di una proposta di mediazione respinta, seguita poi da un cambio di rotta del governo. Ha evidenziato l’importanza dell’investimento nell’istruzione come strumento per ridurre l’abbandono scolastico e aumentare il numero di laureati, fondamentale per la competitività economica del Paese.
Luciano D’Amico ha annunciato che, in caso di vittoria, la sua amministrazione ritirerà l’adesione al progetto dell’autonomia differenziata e rivedrà il dimensionamento scolastico. Ha criticato l’approccio attuale della Giunta regionale, focalizzato sul risparmio piuttosto che sulle esigenze dei cittadini, e ha sottolineato l’importanza delle scuole come centri di istruzione e formazione.
In conclusione, Bonaccini ha definito l‘autonomia differenziata un provvedimento dannoso, che porterà a conseguenze negative sia nelle aree interne che nelle città, e ha rimproverato il presidente della Regione Abruzzo per la sua mancanza di azione in difesa degli interessi della comunità.