Nell’anno nuovo, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha annunciato un aumento delle pensioni grazie al nuovo sistema di calcolo della perequazione. Vediamo nel dettaglio le modifiche in arrivo e come influenzeranno gli importi percepiti ogni mese.
Adeguamento delle pensioni grazie all’inflazione
L’INPS ha annunciato un aumento delle pensioni basato sul nuovo sistema di calcolo della perequazione. L’adeguamento sarà determinato dal tasso di inflazione previsto per il 2024, stimato all’1,6%. Gli assegni subiranno un incremento medio di questa percentuale, ma l’indicizzazione varierà in base alla fascia contributiva di appartenenza.
Come avviene di consueto, l’adeguamento seguirà il tasso di inflazione previsto per il 2024, attualmente stimato all’1,6%.
Gli assegni subiranno quindi un incremento medio di questa percentuale. Tuttavia, l’indicizzazione varierà in base alla fascia contributiva di appartenenza.
Dettagli delle modifiche per fasce contributive
Fino a quattro volte il trattamento minimo INPS, pari a 2.394,44 euro, la rivalutazione sarà piena, quindi dell’1,6%. Per importi compresi tra 4 e 5 volte il minimo, l’aumento sarà dell’1,36%, scendendo progressivamente con l’aumentare dell’ammontare, fino ad arrivare al +0,352% oltre le 10 volte la pensione base.
Questo meccanismo mira a garantire un trattamento più equo, salvaguardando il potere d’acquisto degli assegni e adeguandoli all’inflazione crescente.
Chi percepisce 1000 euro al mese avrà un incremento di 16 euro, mentre chi ne prende 2000 potrà contare su 24 euro aggiuntivi. Questo meccanismo, che garantisce un trattamento più equo, mira a salvaguardare il potere d’acquisto degli assegni, adeguandoli all’inflazione crescente.
Confermate le opzioni di quiescenza anticipata e aumento delle pensioni di invalidità
Oltre alla rivalutazione, restano confermate le principali opzioni per la quiescenza anticipata già in essere negli anni passati, come Quota 103, l’anticipo ordinario e l’APE sociale.
Anche le pensioni di invalidità subiranno un leggero aumento, attorno al +1,6%, circa 5 euro.
In definitiva, il 2025 porterà benefici concreti alle tasche dei pensionati grazie a queste misure adottate dall’INPS, che miglioreranno il loro potere d’acquisto in un momento storico economicamente complesso.
Segui i canali social di Scuolalink.it
- News e aggiornamenti in tempo reale: Google News, WhatsApp, Telegram e Instagram
- Segui la Pagina Facebook di Scuolalink.it
- Iscriviti sul Gruppo Facebook Scuolalink.it PERSONALE ATA
- Iscriviti sul Gruppo Facebook NoiPA, news e info sui servizi del personale della Pubblica Amministrazione
© Copyright Scuolalink.it - Riproduzione Riservata