Le statistiche dell’Inail evidenziano un predominio degli incidenti tra gli studenti più giovani. Ben il 75% degli incidenti ha riguardato studenti under 15 anni, mentre il restante 25% ha coinvolto ragazzi dai 15 anni in su. Tra i 77.883 incidenti totali, le studentesse rappresentano il 42%, con un incremento del 12,5% rispetto al 2023, mentre gli studenti maschi sono il 58%, con un aumento del 9,8%. Questi dati suggeriscono una crescita significativa degli infortuni anche tra il pubblico femminile, un segno del miglioramento della raccolta e monitoraggio delle denunce.
Molti degli incidenti si sono verificati durante le attività scolastiche, in particolare nelle scuole statali, che hanno registrato il 95% delle denunce. Circa 2.000 infortuni hanno riguardato studenti coinvolti nei percorsi di alternanza scuola-lavoro (ora “percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento”), segnando un preoccupante rischio di incidenti in contesti esterni alla scuola tradizionale.
Nel 2024, sono stati 13 gli incidenti mortali che hanno coinvolto studenti, con un lieve aumento rispetto ai 12 decessi dell’anno precedente. Nonostante le misure preventive, le scuole restano luoghi ad alto rischio, specialmente nei laboratori e durante le attività pratiche. Questo dato fa riflettere sulle condizioni di sicurezza all’interno degli ambienti educativi, dove il rischio di infortuni fatali, sebbene basso, continua a preoccupare.
Il 2024 ha segnato un anno di preoccupante crescita degli infortuni tra gli studenti, riflettendo la crescente necessità di garantire maggiori tutele e condizioni di sicurezza. L’Inail, con l’ampliamento della sua copertura, ha reso possibile una maggiore registrazione degli incidenti, ma resta cruciale un impegno maggiore per prevenire le cause di tali infortuni, riducendo così i rischi per le giovani generazioni.