Un altro tema critico riguarda la mancata introduzione dei buoni pasto per il personale scolastico, che rimane l’unica categoria esclusa all’interno della Pubblica Amministrazione. Pacifico ha evidenziato che questa disparità viola anche una Direttiva Europea che prevede la possibilità di negoziare tali benefit in sede di contrattazione. Nonostante le richieste avanzate durante la stesura del recente contratto collettivo, la mancanza di fondi ha impedito l’inserimento dei buoni pasto, stimati in 13,40 euro giornalieri per il personale scolastico.
Pacifico ha sottolineato che, pur non rappresentando una soluzione al problema degli aumenti salariali insufficienti, i buoni pasto sarebbero un primo passo verso una maggiore equità. Ha inoltre citato il settore privato, come quello dei Metalmeccanici, dove i buoni pasto raggiungono cifre molto più alte, per evidenziare ulteriormente l’ingiustizia subita dal personale scolastico.
Nel frattempo, Anief ha attivato una serie di azioni legali e proposte operative per tutelare i lavoratori. Tra queste, un modellino disponibile per richiedere subito un’indennità di vacanza contrattuale pari a 150 euro, senza dover attendere la firma del nuovo contratto collettivo nazionale. Inoltre, sono stati avviati ricorsi pilota in tribunale e diffide per interrompere la prescrizione dei diritti legati all’inflazione non recuperata negli anni passati.
Pacifico ha ricordato che anche il 2013, grazie a una sentenza della Cassazione, può essere considerato utile ai fini della carriera, purché si attivino le procedure necessarie per il recupero. Queste iniziative riflettono l’impegno di Anief nel garantire ai lavoratori scolastici non solo il rispetto dei diritti contrattuali, ma anche una maggiore dignità economica.
L’impegno di Anief nel promuovere azioni legali e negoziali per tutelare il personale scolastico rappresenta un passo cruciale verso il riconoscimento dei diritti economici e normativi. La mancata copertura dell’inflazione e l’esclusione dai buoni pasto sottolineano la necessità di una maggiore attenzione da parte del Governo. Nel frattempo, le iniziative del sindacato autonomo offrono ai lavoratori strumenti concreti per far valere i propri diritti, in attesa di un contratto collettivo che garantisca equità e parità di trattamento rispetto agli altri comparti pubblici.