E’ scandalosa la situazione sulle assunzioni in tutta italia. In buona parte della Penisola, infatti, oggi vengono assunti solo pochi precari, a fronte delle reali necessità, sia per i docenti che per il Personale ATA. La delusione è tanta anche tra gli amministrativi, i tecnici e i collaboratori scolastici.
Le false promesse sulle fantomatiche stabilizzazioni cozzano con i numeri inconsistenti delle assunzioni
Questo governo, con le false aspettative create ad arte da qualche esponente leghista, ha deluso molti lavoratori precari. Lo stesso esecutivo infatti avrebbe potuto assumere una buona fetta del precariato scolastico e purtroppo non lo ha fatto.
Da questo punto di vista il caso esemplare è rappresentato dalla Sicilia. Il contingente autorizzato dal prossimo anno risulta essere molto inferiore: un decimo rispetto alle reali necessità dei posti. Ovviamente tali posti rimarranno scoperti e destinati (forse) al personale precario supplente.
Insomma, il precariato in Sicilia è destinato, di anno in anno, a crescere sempre più. Una vergogna sotto gli occhi di tutti, specie per i tanti lavoratori che aspettano da tempo di essere assunti in ruolo. Non di meno, in altre regioni italiane la situazione è simile oltre che drammatica.
Assunzioni disattese: le false speranze servono solo per accrescere i consensi elettorali
Eppure, qualche noto esponente leghista, qualcuno che stava nella stanza dei bottoni, in questi mesi aveva promesso di tutto, ma proprio tutto. Aveva garantito (bruciandosi entrambe le mani sul fuoco) la stabilizzazione di tutti i precari. Aveva vantato il suo personale impegno affinché il precariato fosse definitivamente debellato, e per sempre.
E allora ci si chiede: ma com’era possibile conciliare questa soluzione prospettata se poi il Governo ha deciso di stabilizzare solo una piccola parte dei posti disponibili? Peraltro, attraverso l’immissione in ruolo di coloro che erano presenti (con la massima legalità e senza nessun tipo di Sanatoria o marchetta elettorale) nel calderone delle graduatorie ad esaurimento e di merito?
Com’è possibile dunque sbandierare ai quattro venti inutili e inconcludenti promesse sulla pelle dei precari, quando ci si accorge inesorabilmente che non esistono nemmeno le necessarie coperture economiche per le immissioni in ruolo del personale docente e ATA inserito da oltre un decennio, appunto nelle famose GaE e nelle GM?.
Una campagna elettorale ad orologeria, solo per accrescere i numeri dei consensi nei sondaggi?
E ci chiediamo infine: ma davvero qualcuno della Lega credeva che il Miur (un ministero senza portafoglio) potesse risolvere definitivamente il problema devastante del precariato solo perché il ministro ed altri esimi esponenti facevano ne facevano parte?
Il drammatico scenario a cui stiamo assistendo, a proposito dell’esiguo numero dei contingenti assunti in ruolo in questo Paese, testimonia inesorabilmente come la verità era un’altra.
Il popolo dei precari, l’anello debole del sistema scuola, è stato preso in giro (PER L’ENNESIMA VOLTA) da una parte politica che ha governato fino a ieri questo paese. Solo per le ragioni di qualche suo esponente politico (incosciente ed egoista), il quale ha innescato una pericolosa miccia senza la polvere da sparo.
Le ragioni personali, insomma, hanno prevalso rispetto a quelle dei lavoratori ignari del fatto che quelle promesse erano solamente un modo sottile per fare campagna elettorale, in vista delle imminenti elezioni.
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