Uno degli aspetti più rilevanti riguarda il dialogo avviato con la Commissione Europea per modificare le disposizioni introdotte dal Ministro Bianchi. Frassinetti ha sottolineato che il Ministero sta valutando diverse ipotesi di riforma per offrire agli idonei maggiori possibilità di immissione in ruolo. L’obiettivo è superare l’attuale rigidità normativa e riconoscere il valore di chi ha già dimostrato le proprie competenze nel concorso, ma non è rientrato tra i vincitori a causa del numero limitato di posti disponibili.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede l’assunzione di 70.000 insegnanti entro il 2026, di cui 20.000 entro il 2024, attraverso nuovi concorsi. Tuttavia, il sistema attuale esclude di fatto gli idonei del concorso PNRR 2023, obbligandoli a ripetere l’intero iter selettivo. Il Ministro Valditara ha più volte espresso la volontà di includere gli idonei tra le assunzioni previste, aprendo alla possibilità di valorizzare l’esperienza e le competenze di chi ha già dimostrato di possedere i requisiti per l’insegnamento. Una scelta che potrebbe snellire le procedure concorsuali e garantire una maggiore efficienza nel reclutamento dei docenti.