Ora, invece, copre tutti gli eventi lesivi che avvengono nei luoghi di svolgimento dell’attività scolastica e durante le attività autorizzate dagli istituti, come uscite didattiche, gite e attività sportive.
Per gli studenti, la copertura non include gli infortuni in itinere, tranne nel caso di percorsi scuola-lavoro. Per docenti e personale scolastico, invece, la tutela si estende agli infortuni in itinere e a tutti gli eventi lesivi occorsi per finalità lavorative, senza limiti di orario.
L’estensione delle tutele ha provocato un incremento delle denunce di infortunio degli studenti, pari al 12% rispetto all’anno scolastico precedente. La maggior parte degli infortuni denunciati (71,8%) riguarda la fascia di età fino ai 14 anni, seguita dal 26,9% nella fascia 15-19 anni e dall’1,3% nella fascia 20 e oltre.
Se il Parlamento non approverà l’emendamento al Ddl Lavoro, si potrebbe optare per una proroga limitata per il prossimo anno scolastico. In caso contrario, molti istituti potrebbero riattivare polizze assicurative private, con ulteriori oneri a carico delle famiglie.
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