Le grandi aziende tedesche stanno suonando l’allarme. Ola Källenius, CEO di Mercedes, ha sottolineato che un tasso di assenza doppio rispetto ad altri Paesi europei mina la capacità di competere in un mercato globalizzato. Anche Oliver Bäte, CEO di Allianz, è intervenuto proponendo una misura controversa: non pagare il primo giorno di malattia, come avveniva negli anni Settanta.
Questa proposta ha diviso l’opinione pubblica e la politica. Se da un lato il centrodestra (CDU) si è detto favorevole, dall’altro la SPD (Partito Socialdemocratico) ha espresso il proprio dissenso, sottolineando l’importanza di tutelare i diritti dei lavoratori.
Le aziende tedesche guardano con invidia ad altri Paesi europei considerati “virtuosi”. Ad esempio, nel Regno Unito, i giorni medi di assenza per malattia sono solo 6, anche se la media è in crescita rispetto ai 4 giorni registrati fino a pochi anni fa. Questo confronto evidenzia una disparità che rende il fenomeno tedesco ancora più evidente.
Le motivazioni di questo incremento sono complesse e non possono essere attribuite a un singolo fattore. Tuttavia, il Covid-19 ha giocato un ruolo centrale, non solo aumentando le malattie ma anche cambiando il rapporto dei lavoratori con la salute. Oggi, c’è una maggiore consapevolezza dell’importanza di prendersi cura di sé stessi e di non trascurare i sintomi, anche minori, per evitare complicazioni o contagiare i colleghi.
Un altro fattore da considerare è il cambiamento delle condizioni lavorative. Lo smart working, introdotto durante la pandemia, ha modificato le abitudini dei lavoratori, ma il ritorno in ufficio potrebbe aver generato stress e malesseri che si riflettono nell’aumento delle assenze.
La Germania si trova ora ad un bivio. Da una parte, è necessario contenere il fenomeno per tutelare la competitività economica. Dall’altra, occorre trovare soluzioni che non penalizzino i lavoratori o riducano la tutela della salute. Tra le opzioni in discussione:
Il record tedesco delle assenze per malattia è un fenomeno che riflette cambiamenti profondi nella società e nel mondo del lavoro post-pandemia. Trovare un equilibrio tra produttività e benessere dei lavoratori è una sfida complessa, ma necessaria per garantire un futuro sostenibile alle imprese e al sistema economico. La Germania, simbolo di efficienza e rigore, è chiamata a dare una risposta innovativa e lungimirante a questo problema.