Con la Legge di Bilancio 2025, il governo potrebbe introdurre nuove regole: famiglie senza ISEE o con un ISEE superiore a 45.000 euro potrebbero non ricevere più il contributo. In questo modo, le risorse verrebbero riallocate verso i nuclei familiari con maggiori necessità economiche, come quelli con più figli o persone disabili a carico.
Se il cambiamento venisse approvato, le famiglie che attualmente ricevono un importo standard senza presentare l’ISEE potrebbero perdere o vedere ridotto il loro contributo. Questo permetterebbe di destinare più risorse alle famiglie con un ISEE basso, favorendo una maggiore equità sociale.
Le modifiche all’assegno unico non entreranno in vigore prima del marzo 2025. Fino ad allora, le regole attuali resteranno in vigore, garantendo continuità alle famiglie. Tuttavia, è fondamentale seguire l’evoluzione delle discussioni legislative, poiché la rimodulazione potrebbe apportare cambiamenti significativi per molti nuclei familiari italiani.
Il governo punta a rendere l’assegno unico più mirato ed efficiente. La maggiore correlazione con l’ISEE permetterà di concentrare le risorse sulle famiglie con reali difficoltà economiche, come quelle numerose o con figli disabili. Questo cambiamento, sebbene possa penalizzare alcuni beneficiari, punta a una redistribuzione più giusta delle risorse.