giovedì, 20 Febbraio 2025
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Assegno di Inclusione: perché il pagamento di febbraio non arriva a tutti?

Perché l'Assegno di Inclusione di febbraio potrebbe non essere pagato e come risolvere il problema aggiornando l'ISEE o richiedendo l'ISEE corrente.

Il pagamento dell’Assegno di Inclusione del 27 febbraio non è garantito per tutti i beneficiari. Alcune famiglie potrebbero non ricevere l’importo previsto a causa di diverse ragioni legate all’ISEE, il parametro fondamentale per stabilire l’accesso a questa misura di sostegno economico. Ecco quali sono le principali cause della mancata erogazione e come risolvere il problema.

ISEE non aggiornato: l’Assegno di Inclusione viene sospeso

Per continuare a ricevere l’Assegno di Inclusione nel 2025, era necessario aggiornare l’ISEE entro il 31 gennaio. Chi ha saltato questa scadenza vedrà il pagamento bloccato, ma non perderà il diritto alla prestazione.

L’ISEE non aggiornato congela temporaneamente il beneficio fino alla presentazione della nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), con dati economici relativi al 2023. Una volta aggiornato l’ISEE e verificati i requisiti, i pagamenti riprenderanno regolarmente, includendo anche gli arretrati.

ISEE troppo alto: l’Assegno di Inclusione decade

Situazione diversa per chi ha aggiornato l’ISEE ma ha registrato un aumento del reddito o del patrimonio rispetto all’anno precedente. Se il valore del nuovo ISEE supera le soglie stabilite dalla normativa, il pagamento di febbraio non verrà effettuato perché la famiglia non rientra più nei requisiti previsti.

Per ottenere l’Assegno di Inclusione, il nucleo familiare deve rispettare questi parametri:

  • ISEE inferiore a 10.140 euro;
  • Reddito familiare massimo di 6.500 euro, aumentato a 8.190 euro per famiglie con over 67 o persone con disabilità;
  • Patrimonio immobiliare sotto i 30.000 euro (esclusa la prima casa, se non supera un valore IMU di 150.000 euro);
  • Patrimonio mobiliare entro 6.000 euro, con aumenti per ogni componente aggiuntivo.

La perdita anche di un solo requisito comporta la revoca definitiva dell’Assegno di Inclusione. A differenza di chi non ha aggiornato l’ISEE, in questo caso non basta regolarizzare i documenti per sbloccare il pagamento.

Come rimediare con l’ISEE corrente

Se l’ISEE ordinario risulta troppo alto ma la situazione economica è peggiorata tra il 2023 e il 2024, è possibile richiedere l’ISEE corrente. Questo strumento consente di calcolare il reddito su base annuale anziché biennale, permettendo di rientrare nei limiti previsti per l’Assegno di Inclusione.

Chi ha subito una perdita economica significativa dovrebbe aggiornare subito l’ISEE corrente e presentare una nuova domanda per ripristinare il beneficio.

L’Assegno di Inclusione potrebbe non essere erogato a febbraio per chi non ha aggiornato l’ISEE o per chi ha superato i limiti di reddito e patrimonio. Nel primo caso, basta aggiornare i dati per riattivare il pagamento, mentre nel secondo è necessario verificare se l’ISEE corrente permette di rientrare nei requisiti. Aggiornare tempestivamente i documenti è fondamentale per evitare interruzioni nel supporto economico.

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