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Assegno di inclusione e unico Universale: sono compatibili?

Novità e benefici del 2024 per l'Assegno di Inclusione e Unico Universale: come richiederli se non si ha più il reddito di cittadinanza?

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Le novità e i benefici previsti nel 2024 sull’Assegno di inclusione – A partire dal 1° gennaio 2024, l’Assegno di Inclusione (Adi) diventa una realtà per molte famiglie italiane. Questo sostegno finanziario è destinato ai nuclei familiari con almeno un membro disabile, minorenne, anziano (oltre i 60 anni) o coinvolto in programmi di assistenza socio-sanitaria. La richiesta deve essere effettuata da un componente della famiglia e la stessa viene certificata dalla pubblica amministrazione.

L’Assegno di Inclusione, dunque, è un aiuto economico mirato a supportare le famiglie con specifiche esigenze. Se in famiglia sono presenti individui over 67 o persone con disabilità gravi, l’importo dell’assegno aumenta. Questo beneficio è compatibile e si integra con l’Assegno Unico e Universale (Auu), un altro importante sostegno per le famiglie italiane.

Assegno Unico e Universale: sostegno per le famiglie

L’Auu è un aiuto economico per ogni figlio a carico fino ai 21 anni, estendendosi senza limiti di età in caso di figli disabili. L’importo varia in base alla situazione economica del nucleo familiare, calcolata tramite l’Isee, e considera l’età e il numero dei figli, nonché eventuali condizioni di disabilità.

Le famiglie con minorenni e disabili a carico continueranno a ricevere il Reddito di Cittadinanza fino al 31 dicembre 2023, come stabilito dal decreto-legge n. 48/2023. L’integrazione con l’Auu rimane invariata, garantendo la continuità del sostegno fino al raggiungimento dei 21 anni di età dei figli maggiorenni.

Le novità previste per chi supera il limite di mensilità del Rdc

Le famiglie che hanno raggiunto il limite di sette mensilità di Reddito di Cittadinanza a luglio 2023 vedranno dei cambiamenti: avranno diritto all’Auu anche senza figli minorenni, ma con figli tra i 18 e i 21 anni che siano studenti, disoccupati o in formazione. L’Inps corrisponderà l’integrazione dell’Auu sul Rdc per la mensilità di luglio, con accredito il 27 agosto.

Se un cittadino non presenta la domanda per l’Auu dopo aver superato le sette mensilità di Rdc, l’Inps garantirà comunque la prestazione per i figli maggiorenni che soddisfano i requisiti. In assenza di domanda, la famiglia riceverà l’importo sulla carta Rdc, compresa l’integrazione per il mese di luglio e l’importo integrale di Auu fino a febbraio 2024.

Le novità previste a partire dal 1° marzo 2024

Dal 1° gennaio 2024, le famiglie con figli a carico che non hanno ancora richiesto l’Auu dovranno farlo per ricevere la prestazione a far data dal 1° marzo 2024. La domanda può essere presentata fino al 30 giugno 2024, e gli arretrati dal 1° marzo saranno versati regolarmente.

L’introduzione di questi benefici appena illustrati rappresentano un passo importante per quanto concerne un supporto economico alle famiglie italiane. È fondamentale che i beneficiari comprendano le novità e agiscano tempestivamente per garantire i propri diritti e benefici economici loro spettanti.

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