Non tutte le famiglie saranno coinvolte dai rincari. Grazie al bonus Asilo Nido, molte famiglie continueranno a ricevere una copertura significativa per le spese. Tuttavia, l’aumento sarà effettivo per i nuclei con un ISEE superiore a 23.500 euro che usufruiscono del servizio fino alle 18. Secondo i dati del Comune, si tratta di circa una famiglia su tre.
L’introduzione di questa rimodulazione nasce dall’osservazione che molte famiglie, pur scegliendo il tempo pieno fino alle 18, ritirano i propri figli prima delle 17:30. Questo comportamento porta a uno spreco di risorse, poiché il servizio viene comunque organizzato come se tutti i bambini rimanessero fino all’orario massimo.
L’introduzione della fascia oraria delle 17:30 punta ad una gestione più efficiente delle risorse. Come spiega Ceruti: “Molte famiglie optano per il servizio fino alle 18, ma spesso ritirano i bambini entro le 17:30. Rimodulando gli orari, potremo sfruttare meglio le risorse, concentrandole dove servono davvero”. Questa riorganizzazione permetterà di ridurre le compresenze inutili, ottimizzando i costi senza sacrificare la qualità del servizio.
Le famiglie saranno chiamate a scegliere tra tariffe leggermente più alte per il tempo pieno e sconti per chi utilizza fasce orarie ridotte. Questo modello mira ad incentivare una scelta consapevole basata sulle reali esigenze familiari, senza compromettere l’accessibilità economica per le fasce di reddito più basse.
Con l’aumento delle rette, il Comune cerca di bilanciare il bisogno di risorse aggiuntive con l’impegno a mantenere un servizio inclusivo e flessibile. La misura rappresenta anche un tentativo di adattare l’organizzazione alle nuove dinamiche sociali e familiari, migliorando l’efficienza e rispondendo ai mutati bisogni della comunità.