sabato, 22 Febbraio 2025
HomeLavoroStipendiArretrati personale docente e ATA a.s. 2022/23, quali novità? Malcontento e delusione...

Arretrati personale docente e ATA a.s. 2022/23, quali novità? Malcontento e delusione tra il personale scolastico

Gli arretrati 2022-2023 per docenti e ATA non saranno pagati neanche a Marzo 2025. Nessun aumento salariale previsto. Il governo punta sulla decontribuzione.

La questione degli arretrati per il personale della scuola relativo agli anni 2022 e 2023 continua a suscitare delusione tra docenti e ATA. Nonostante il ruolo centrale della Scuola, il governo non ha stanziato risorse per il rinnovo contrattuale del biennio in questione, lasciando il personale senza aumenti salariali. Anche chi è andato in pensione in questo periodo non beneficerà di alcun incremento economico.

Importi arretrati a.s. 2022/23: nessun incremento neanche a marzo 2025

Per il biennio 2022-2023, gli arretrati per docenti e ATA ammontano a zero euro, una notizia che ha generato malcontento nel settore. L’assenza di fondi destinati al rinnovo del contratto collettivo ha impedito qualsiasi adeguamento retributivo. Le uniche somme erogate sono state l’indennità di vacanza contrattuale, pari allo 0,3% dello stipendio da aprile a giugno 2022, e successivamente aumentata allo 0,5% da luglio 2022. Nel 2023, invece, è stato previsto un emolumento una tantum dell’1,5% dello stipendio, una misura insufficiente a compensare l’inflazione e il mancato adeguamento salariale.

Il Governo dirotta le risorse sulla decontribuzione

Le risorse disponibili sono state impiegate per altre misure, tra cui la decontribuzione per i lavoratori con redditi inferiori a 35 mila euro lordi annui, includendo sia il settore pubblico che privato. Sebbene questa iniziativa abbia avuto un impatto positivo su un’ampia platea di lavoratori, il comparto Scuola è rimasto privo di aumenti strutturali.

Nessun arretrato neanche per i pensionati

Anche per chi è andato in pensione nel biennio 2022-2023, la situazione resta insoddisfacente. L’assenza di incrementi retributivi implica che non ci saranno arretrati sulla pensione, poiché il mancato adeguamento salariale non ha influenzato né la base pensionistica né il TFR (Trattamento di Fine Rapporto).

L’assenza di stanziamenti per il settore scolastico ha generato malcontento tra i lavoratori, che si sentono trascurati rispetto ad altre categorie. L’auspicio è che nei prossimi anni venga data maggiore attenzione al comparto, riconoscendo l’importanza del ruolo svolto da docenti e personale ATA per il futuro del Paese.

Segui i canali social di Scuolalink.it

© Copyright Scuolalink.it - Riproduzione Riservata

- Advertisment -

I più letti

spot_img
UNID Formazione