La richiesta è chiara: “Fermate questa mattanza!”. Il Comitato chiede un intervento immediato per salvaguardare i posti di lavoro e garantire la stabilità della comunità scolastica.
Il Comitato rivolge il suo appello a tutti coloro che hanno il potere di agire: le istituzioni, i responsabili politici, i dirigenti scolastici e chiunque abbia a cuore la qualità della scuola come istituzione educativa e inclusiva. Il comunicato denuncia anche il boicottaggio dei corsi di specializzazione INDIRE, che rappresentano un passo importante per regolarizzare la posizione dei docenti specializzati con titolo estero. Secondo il D.P.S.E., si tratta di una questione che va oltre gli interessi economici o burocratici, richiedendo una risposta immediata e concreta per risolvere un problema che si trascina da anni.
Il Comitato sottolinea come la mancanza cronica di docenti di sostegno sia una “piaga” che deve essere sanata, richiamando l’attenzione sull’importanza di garantire un sistema scolastico stabile e inclusivo, capace di rispondere alle esigenze di tutti gli studenti, in particolare quelli con disabilità.
“Il tempo delle attese è finito“, afferma con forza il comunicato. Il Comitato invita a mettere da parte ogni logica “materialistica, economica e qualunquista” e ad agire con coscienza e buon senso. La situazione attuale viene descritta come insostenibile, con gravi ripercussioni non solo sui docenti licenziati, ma anche sull’intero sistema scolastico e sulle famiglie coinvolte.
L’appello si rivolge anche ai colleghi con titolo di specializzazione conseguito in Italia, invitandoli a sostenere una soluzione condivisa che garantisca equità e stabilità per tutti i docenti e studenti.
Il Comitato Docenti Precari Specializzati Sostegno Estero conclude con un appello accorato alla solidarietà e all’azione immediata, sottolineando come “chi può fare e resta a guardare è complice di tanta sofferenza”. La questione non riguarda solo i docenti di sostegno, ma anche il futuro della scuola italiana e il diritto dei bambini con disabilità a un’istruzione di qualità.
L’obiettivo del Comitato è chiaro: fermare i licenziamenti, garantire la continuità didattica e lavorare insieme per risolvere una problematica che compromette l’inclusione scolastica e il diritto allo studio.
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