Motivazioni per richiedere l’anticipo del TFR: La legge – in particolare l’articolo 2120 del Codice civile – prevede che l’anticipo del TFR possa essere concesso per:
I contratti collettivi di lavoro o gli accordi individuali possono prevedere condizioni più favorevoli per la concessione dell’anticipazione. Una volta ottenuto l’anticipo, la somma viene detratta dal TFR finale.
Condizioni di miglior favore: I contratti collettivi possono stabilire condizioni di miglior favore per i dipendenti e criteri di priorità per l’accoglimento delle richieste di anticipazione.
Non è possibile chiedere l’anticipo senza una motivazione valida prevista dalla legge. Tuttavia, il CCNL potrebbe includere ulteriori ipotesi, come motivi personali quali debiti improvvisi o estinzione del mutuo sulla casa.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l’articolo 2120 del Codice civile non conferisce un diritto assoluto all’anticipazione del TFR. Questa deve essere valutata in base alle disponibilità economiche dell’azienda. Le richieste di anticipo devono rispettare il limite annuale del 10% dei lavoratori aventi diritto e non possono eccedere il 4% del totale dei dipendenti dell’azienda. I contratti collettivi possono inoltre stabilire criteri di priorità per le richieste.
Il dipendente può richiedere fino al 70% dell’importo totale del TFR maturato al momento della richiesta di anticipo, compreso quello versato al Fondo di Tesoreria gestito dall’INPS per le aziende con più di 50 dipendenti. Non è obbligatorio richiedere il 70%; si può chiedere anche una somma inferiore.
Il dipendente deve sempre motivare la richiesta di anticipazione del TFR e fornire la documentazione necessaria:
La richiesta di anticipazione deve essere ben motivata e supportata da documentazione adeguata.
Le leggi e i contratti collettivi stabiliscono chiaramente i criteri e le condizioni per poter beneficiare di questa possibilità, tenendo conto anche delle disponibilità economiche dell’azienda.