Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) rappresenta una forma di tutela economica per i lavoratori dipendenti, erogata al termine del rapporto lavorativo. Tuttavia, la legge permette ai dipendenti di richiedere un’anticipazione del TFR durante il periodo di impiego per specifici motivi.

Ma quali sono le condizioni e i requisiti per fare tale richiesta? Quali documenti sono necessari per chiedere l’anticipo del TFR? La domanda deve essere motivata? Potrebbe essere considerata una violazione della privacy rivelare al proprio datore di lavoro l’intenzione di acquistare una casa o la necessità di sostenere spese mediche? Ecco una panoramica dettagliata su cosa dice la legge in merito a questo argomento.

Chi può richiedere l’anticipo del TFR e per quali motivi?

Un lavoratore che ha maturato almeno otto anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro può chiedere un anticipo del TFR. L’istanza può essere presentata una sola volta nella vita lavorativa e solo con una valida motivazione.

Motivazioni per richiedere l’anticipo del TFR: La legge – in particolare l’articolo 2120 del Codice civile – prevede che l’anticipo del TFR possa essere concesso per:

  • Spese sanitarie per terapie e interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche.
  • Acquisto della prima casa di abitazione per sé o per i figli, documentato con atto notarile.
  • Necessità di coprire le spese durante la fruizione di congedi parentali o di formazione del dipendente.

I contratti collettivi di lavoro o gli accordi individuali possono prevedere condizioni più favorevoli per la concessione dell’anticipazione. Una volta ottenuto l’anticipo, la somma viene detratta dal TFR finale.

Condizioni di miglior favore: I contratti collettivi possono stabilire condizioni di miglior favore per i dipendenti e criteri di priorità per l’accoglimento delle richieste di anticipazione.

Quanto TFR posso chiedere senza motivazione?

Non è possibile chiedere l’anticipo del TFR senza una motivazione valida prevista dalla legge. Tuttavia, il CCNL potrebbe includere ulteriori ipotesi, come motivi personali quali debiti improvvisi o estinzione del mutuo sulla casa.

Esiste il diritto all’anticipazione del TFR?

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l’articolo 2120 del Codice civile non conferisce un diritto assoluto all’anticipazione del TFR. Questa deve essere valutata in base alle disponibilità economiche dell’azienda. Le richieste di anticipo devono rispettare il limite annuale del 10% dei lavoratori aventi diritto e non possono eccedere il 4% del totale dei dipendenti dell’azienda. I contratti collettivi possono inoltre stabilire criteri di priorità per le richieste.

Limite massimo dell’anticipazione del TFR

Il dipendente può richiedere fino al 70% dell’importo totale del TFR maturato al momento della richiesta di anticipo, compreso quello versato al Fondo di Tesoreria gestito dall’INPS per le aziende con più di 50 dipendenti. Non è obbligatorio richiedere il 70%; si può chiedere anche una somma inferiore.

Documentazione per la richiesta di anticipazione del TFR

Il dipendente deve sempre motivare la richiesta di anticipazione del TFR e fornire la documentazione necessaria:

  • Acquisto prima casa: Documentazione idonea a dimostrare l’acquisto, come il contratto preliminare di vendita o l’atto di acquisto definitivo.
  • Spese sanitarie: Attestazione delle ASL che certifichi la malattia, la necessità della terapia o intervento e l’entità della spesa.
  • Congedi: Domanda con l’indicazione della data di inizio del congedo.

La richiesta di anticipazione del TFR deve essere ben motivata e supportata da documentazione adeguata.

Le leggi e i contratti collettivi stabiliscono chiaramente i criteri e le condizioni per poter beneficiare di questa possibilità, tenendo conto anche delle disponibilità economiche dell’azienda.

LEGGI ANCHE

Segui i canali social di Scuolalink.it

Categorized in:

Tagged in: