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Ancona, ammoniti dalla Questura 5 giovani per bullismo: la vittima viveva nel terrore

Cinque giovani ammoniti per bullismo ad Ancona. Il Questore Capocasa invita le vittime a denunciare tramite la Polizia o l'app YouPol. Combatti il bullismo!

bullismo

Cinque giovani sono stati ammoniti dalla Questura di Ancona dopo un’indagine che ha rivelato atti di bullismo perpetrati ai danni di un compagno di scuola. La vittima, uno studente, ha vissuto settimane di terrore a causa delle minacce e delle vessazioni subite. Il suo timore era tale che aveva deciso di smettere di frequentare la scuola, rinunciando anche a praticare attività sportive e a uscire di casa.

Il tormento della vittima di bullismo: minacce e violenza psicologica

Il giovane, per evitare i suoi persecutori, si rifugiava in casa, temendo di incontrare il gruppo di bulli fuori dalla scuola. Le intimidazioni, inizialmente sotto forma di prese in giro, si sono gradualmente trasformate in minacce più serie, come “stai attento a uscire di casa” e “ti veniamo a cercare, se ti troviamo non ne esci vivo”. I bulli lo attendevano spesso fuori dalle aule e lo insultavano, lo strattonavano e lo rendevano vittima di veri e propri atti di violenza psicologica. Le minacce non si limitavano agli incontri faccia a faccia, ma si estendevano anche ai messaggi online, in cui il gruppo condivideva foto e video per deridere la vittima.

L’indagine della Polizia: la fine del terrore

L’indagine condotta dalla Polizia ha ricostruito con precisione gli episodi di bullismo, grazie alla raccolta di prove, come chat, immagini e video utilizzati per minacciare e deridere la vittima. La polizia ha identificato i cinque giovani responsabili delle vessazioni e ha emesso nei loro confronti i provvedimenti di ammonimento. La consapevolezza della gravità delle proprie azioni è arrivata solo dopo che gli autori sono stati ufficialmente notificati dei provvedimenti, comprendendo la portata penale dei loro comportamenti.

Il messaggio della Questura: ‘Non restare in silenzio verso il bullismo’

In occasione della Giornata mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo, il Questore di Ancona, Cesare Capocasa, ha sottolineato l’importanza di denunciare qualsiasi forma di bullismo. Ha ribadito che il bullismo non riguarda solo il comportamento fisico, ma include anche minacce, percosse, violenza psicologica, revenge porn e diffamazione. Inoltre, ha invitato le vittime a farsi aiutare, spiegando che la polizia è pronta ad ascoltare chiunque abbia bisogno di supporto.

Le vittime di bullismo possono denunciare facilmente tramite gli uffici della Polizia o attraverso l’app gratuita YouPol, disponibile su PlayStore e AppleStore. L’app consente di inviare segnalazioni in modo sicuro e anonimo, contribuendo così a combattere il fenomeno.

La speranza di una vita senza bullismo

Il Questore Capocasa ha ricordato che “si può uscire dal bullismo, bisogna farsi aiutare, parlando e parlandone”. Non c’è vergogna nel chiedere aiuto, e la Polizia di Stato è pronta a intervenire per fermare qualsiasi tipo di vessazione.

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